Come ben si ricorderà, dopo l’allarme sociale procurato dalla paventata volontà della Giunta Morroni di acconsentire alla realizzazione di un impianto per la produzione di bioetanolo, l’8 aprile dello scorso anno il Consiglio comunale di Gualdo Tadino deliberò all’unanimità che non vi fosse “interesse alcuno verso altre tipologie di impianti a biomasse ivi comprese quelle destinate alla produzione di bioetanolo, non ritenendole in sintonia con le condizioni di sviluppo sostenibile che si intendono affermare per il nostro territorio”. Grazie all’incalzante azione delle opposizioni, in particolare e fin dal primo momento della nostra, ben saldatasi in quel caso con le preoccupazioni dei cittadini e con gli interventi del Comitato Pro Acqua, la Giunta fu costretta a smentire di aver mai coltivato e di coltivare per il futuro un simile progetto.

Nonostante questa chiarissima deliberazione del Consiglio comunale, siamo di recente venuti in possesso di un documento inquietante datato ottobre 2011, di gran lunga successivo alla seduta in oggetto, che tuttora confermerebbe tali mire o più semplicemente persevererebbe in un millantato credito, fregandosene allegramente delle volontà della Città di Gualdo Tadino, per il solo scopo di ottenere punteggi ed eventualmente maggiori finanziamenti dall’Unione Europea. In entrambi i casi sono doverosi dei chiarimenti. Si tratta del Deliverable D.5.2: Rapporto sulle azioni avviate nel settore bioenergie redatto e presentato come step del progetto BEN – Registro energetico delle biomasse per lo sviluppo sostenibile del territorio.

Ricordiamo che il progetto BEN è stato proposto alla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative legate al programma IEE- Intelligent Energy Europe, lanciato nel 2003 dalla stessa Commissione quale strumento finanziato con circa il 20% del bilancio complessivo del Programma quadro per l'innovazione e la competitività (CIP) 2007-2013, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e di agevolare gli investimenti in tecnologie innovative ed eco-compatibili. Facciamo presente che per quanto riguarda il nostro Paese sarà possibile fino all’8 maggio 2012 partecipare al nuovo invito a presentare proposte ed azioni volte a sostenere l'efficienza energetica e la promozione di nuove fonti di energia rinnovabile finanziabili dal programma IEE grazie ad uno stanziamento complessivo di circa 67 milioni di euro. E facciamo anche presente che il progetto BEN è già stato contrattualizzato nell’ambito di detto programma con atto n° EIE/07/595/S12.499697.

Nel rapporto, allorquando si riportano le azioni avviate nella Regione Umbria, nella mappa in cui vengono descritte le piattaforme bioenergetiche progettate, fa ancora bella mostra di sé una stellina sulla nostra Città. Seguendo la legenda della mappa, la stellina starebbe proprio ad individuare il sito per un impianto di produzione di biocarburanti. Oltre a questo, insieme a Sigillo, la nostra Città continua ad essere ritenuta come possibile sito per la realizzazione di impianti a biomasse attraverso la combustione di cippato, legna ed olio. A scanso di equivoci alleghiamo il documento.

In considerazione del fatto che uno dei principali partners del progetto BEN è proprio il CIRIAF del Professor Franco Cotana, tuttora legato ad un contratto di consulenza con l’Amministrazione comunale della nostra Città relativo al piano energetico comunale e allo sviluppo di progetti pilota proprio nell’ambito delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, sarebbe opportuno che il Sindaco e la Giunta chiariscano immediatamente come sia mai potuto accadere che l’ipotesi della bioraffineria ed anche quella della centrale a biomasse su cui la Commissione speciale del Consiglio comunale ha dato parere negativo, possano continuare a far parte di un progetto addirittura proposto in ambito europeo.

Il 3 marzo dello scorso anno, la Giunta municipale si espresse d’altronde così: “in riferimento ai comunicati stampa del Comitato Pro Acqua e del consigliere Gianluca Graciolini, apparsi recentemente sulla stampa, contenenti insinuazioni gratuite, gravi ed irresponsabili, la Giunta Comunale ribadisce che sul proprio tavolo, alla data odierna, non è arrivato nessun progetto che possa riguardare bioraffinerie, altri impianti simili e tanto meno è stato presentato alcunché presso la Banca Europea degli investimenti” ed ancora “l’Amministrazione Comunale, nel condannare con forza tali atteggiamenti, tende a rimarcare la propria linea di condotta rivolta ad uno spirito di confronto e di coinvolgimento dell’intera città in ogni iniziativa, come dimostra tangibilmente l’attività sviluppata in questo anno e mezzo di amministrazione e come testimoniato dall’esperienza dell’I Care”.

E’ pertanto alla luce di queste parole che vorremmo sapere come mai dei collaboratori e dei partners legati da una consulenza alla stessa Amministrazione comunale, sugli stessi temi, possano continuare ad individuare la nostra Città come possibile sede per la realizzazione di un impianto di biocarburanti e per una centrale a biomasse e proporre un progetto simile in sede di Commissione Europea. Sono domande cui il Sindaco e la Giunta debbono rispondere immediatamente, vuoi per confermare la volontà unanime del Consiglio comunale, vuoi, a questo punto, per evitare eventualmente che una svista, un vuoto di memoria o un millantato credito si possano tranquillamente trasformare in una “frode” comunitaria. Noi continuiamo a prestare fede alla deliberazione del Consiglio comunale e non vorremmo che si sperperino soldi pubblici per una cosa che non esiste e che nella nostra Città non esisterà mai.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini


 

Condividi