Biomasse Gualdo T./Graciolini: dal consiglio comunale emerga una posizione netta
GUALDO TADINO - La richiesta di convocazione in forma straordinaria ed urgente di un consiglio comunale per approfondire il tema della centrale a biomasse per la produzione di bioetanolo avanzata dai consiglieri del PD e del PS è un’ottima iniziativa, in linea con l’auspicio e l’esigenza di fare una chiarezza definitiva sulla vicenda ed i suoi contorni.
Alcuni cittadini mi hanno personalmente contattato domandando il perché in quella richiesta non sia stata apposta anche la mia firma, visto che sono stato il primo a porre da più di un anno a questa parte la problematica e a lanciare allarmi ed interrogativi rispetto alle intenzioni della Giunta, già trapelate grazie anche a delle dichiarazioni rese ufficialmente.
Ho semplicemente risposto che non sono stato nè informato dell’iniziativa, né si è ritenuto doveroso od utile coinvolgere il gruppo consiliare di PRC-la sinistra per Gualdo e ciò risulta probabilmente dovuto a ragioni di mero opportunismo politico, per una coazione a ripetere schermaglie di basso profilo. Esse non hanno ovviamente nulla a che fare col merito stretto della problematica di cui è nota la nostra posizione e riconosciute le sollecitazioni solitarie a fare chiarezza da noi rivolte da lungo tempo senza che queste mai suscitassero particolari escalation di attenzione da parte delle altre forze politiche, di opposizione e di maggioranza che ora dicono “noi non ne sapevamo niente”.
E tutto ciò nonostante quelle richieste avanzate dal sottoscritto nel recente incontro tra il Comitato Pro Acqua e la Conferenza dei capigruppo rivolte alla necessità di fare fronte comune vista la trasversalità delle opinioni contrarie a questa ipotesi.
Ora che il consiglio comunale è stato convocato per l’8 di aprile, non stiamo certo a sottilizzare sul perché o da chi è partita l’iniziativa, l’importante è che sia comunque partita, e non ci ha ammalato la sindrome della lesa maestà. Certo è che se la politica deve proprio giocare, anche su un tema così importante, si giochi almeno da fuoriclasse, ma il PD, insieme ai socialisti di cui sono noti i risvegli intermittenti dal torpore, hanno perso un’altra buona occasione per non smentire il loro dilettantismo. Tant’è che, proprio sulla vicenda delle biomasse erano emerse richieste trasversali di chiarimento quando non di dichiarata ostilità, da due dei tre gruppi di maggioranza: SMS e TUPG.
Sarebbe stato politicamente utile e molto più efficace rispetto alle finalità che ci si pone e che rispondono alle esigenze resesi dichiaratamente comuni a quasi tutte le forze rappresentate nel consiglio comunale che la convocazione dello stesso potesse essere fatta unitariamente da tutto il fronte che dice di opporsi all’ipotesi della centrale o più banalmente di pretendere più chiarezza dalla Giunta.
Questa iniziativa doveva avere i caratteri dell’unità a meno che il PD e i socialisti non pensino di aver fatto convocare un consiglio comunale solo per ciurlare un po’ nel manico, lisciare un po’ il pelo ai cittadini e al comitato, solo per rivolgere una domandina da scolaretti al Sindaco per farsi dare delle risposte già ampliamente note o solo per menare il can per l’aia di un confronto avulso dalla discussione sul merito della questione e senza prendere al solito posizioni chiare, nette, trasparenti, decise.
Cosa che al contrario e a questo punto sarà nostra perizia pretendere da tutto il consiglio comunale nell’interesse dei cittadini gualdesi. Per quanto ci riguarda ci sono ragioni a sufficienza affinchè esso, già l’8 di aprile, possa prendere posizione rispetto all’ipotesi della realizzazione di una centrale a biomasse per la produzione di bioetanolo di seconda generazione e possa anche dichiararsi sui vizi del percorso fin qui intrapreso dalla Giunta in relazione al Piano energetico comunale, e sono quelle articolatamente espresse nelle nostre precedenti dichiarazioni e in quelle sottolineate dal Comitato. Così che in quella seduta presenteremo una mozione finalizzata a determinare la contrarietà del consiglio comunale ad ogni ipotesi di realizzazione di una centrale a biomasse della natura e delle dimensioni immaginate in ragione dei rischi ambientali e sociali che essa genererebbe, e ad impegnare la Giunta affinchè si interrompa nell’immediato quella convenzione tra il Comune di Gualdo Tadino e il CIRIAF del Prof. Franco Cotana che è alla base della vicenda e costituisce lo strumento programmatorio e progettuale per l’ipotesi di cui si parla.
Se non altro per un motivo di fondo e tale da farci rinverdire quello che già nell’alto medioevo sostenevano i teorici del diritto civile: quod omnes tangit, ab omnibus approbatur (ciò che riguarda tutti, deve essere approvato da tutti). L’eventuale realizzazione di un impianto industriale nel nostro territorio di queste dimensioni e con i connessi rischi ambientali e sociali è una questione che riguarda tutta la città: è assurdo solo aver pensato ad un’ipotesi simile senza che i cittadini, gli elettori e i loro consessi rappresentativi ne sapessero qualcosa; è specioso che la questione possa essere nota solo a chi, anziché amministrare per il bene comune o programmare seppur con delega tecnica nell’interesse pubblico, sembra agire solo a beneficio di chi conseguirebbe lauti profitti economici da un’ipotesi comunque irrealizzabile nella nostra Città.
Il capogruppo PRC-la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini
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