ROMA - I bio-shopper sono un ''successo italiano, ma e' urgente fare chiarezza su biodegradabilita' e compostabilita'''. Cosi' Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, intervenendo alla conferenza stampa di Assobioplastiche a Roma. Ora, aggiunge, ''serve un intervento normativo necessario a fare chiarezza sul concetto di biodegradabilita' e compostabilita' dei sacchetti diffusi in commercio''. A un anno dall'entrata in vigore del bando, ''il commercio al dettaglio e' stato inondato da sacchetti di plastica tradizionale arricchiti con additivi chimici spacciati per 'bio'''.

Se questi sacchetti sono ''usati per la raccolta differenziata dell'organico domestico inquinano pesantemente il compost degli impianti di compostaggio con frammenti di plastica''. Pertanto, Muroni chiede ''al ministro Clini di recuperare al piu' presto l'articolo del decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri ma poi inspiegabilmente scomparso''.

Inoltre ''serve una campagna informativa sull'innovazione delle bioplastiche perche' sostenere che la loro produzione possa affamare il mondo togliendo spazio alle colture alimentari vuol dire non conoscere il settore'' che invece utilizza materiali di scarto. Le biopastiche sono ''il futuro'' e ''non a caso il rilancio di alcuni poli chimici italiani in difficolta', come Porto Torres o Terni, prevede proprio la riconversione dei cicli produttivi'' verso la nuova chimica verde.
 

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