(Avi News) PERUGIA - Milleduecentonovantatre soci nel 2010, rispetto ai 1.009 del 2002, un patrimonio netto di 6.757.000 euro rispetto ai 6.551.000 euro del 2009, un utile di esercizio di 126.000 euro con un incremento del 22,8 per cento rispetto all’anno precedente.

Uno stato patrimoniale attivo di 76.148.781 euro e una raccolta diretta che si attesta sui 67.866.841 euro. Sono questi i principali dati del bilancio consuntivo relativo all’anno 2010 della Bcc di Perugia che è stato presentato, sabato 7 maggio, durante l’assemblea annuale dei soci. A presiedere l’assise Alfredo Ettore Mignini, presidente della Bcc di Perugia, insieme al direttore generale, Angelo Barbanera, e ai vicepresidenti dell’istituto di credito, Reginaldo Ansidei di Catrano e Luciano Grigi. Tra i presenti anche Dante Cerbella, presidente del collegio sindacale della Bcc di Perugia, Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia, e la senatrice Anna Rita Fioroni, socio fondatore della banca.

“Il nostro bilancio – ha detto il presidente Mignini - è positivo, nonostante le problematiche che la crisi economica comporta. Abbiamo dovuto provvedere a fare degli accantonamenti sostanziosi e nonostante questi il bilancio chiude in utile. Certo, il mercato e l’economia sono molto rallentati, ma noi abbiamo comunque cercato di avere il massimo risultato possibile”. “I numeri sono interessanti – ha aggiunto il direttore Barbanera - e noi siamo soddisfatti in quanto, nonostante la crisi economica e finanziaria che permane, la banca continua a svolgere il suo ruolo in modo solido, riuscendo a stare vicino alla clientela, ai propri soci, intervenendo anche concretamente nelle situazioni in cui viene richiesto”.

Rapporto diretto con clienti e soci, presenza sul territorio, dunque, sono stati dal 2002, anno di nascita della Bcc di Perugia, i punti di forza dell’istituto di credito. “Abbiamo la possibilità – ha continuato Barbanera - di stare vicino al cliente perché siamo sul territorio, i nostri centri decisionali sono qui. Ci interessano e ci stanno a cuore le piccole aziende, i professionisti, le famiglie che sono, poi, insieme i nostri clienti e i nostri soci, a cui non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno”.

La banca dai primi mesi del 2011 è comunque impegnata nello studio di un progetto di fusione con un’altra bcc del territorio. Progetto, di cui è stata avviata la fase preliminare, non vincolante per le parti, a cui, comunque, i due istituti di credito stanno lavorando con il supporto della Federazione interregionale delle banche di credito cooperativo Lazio Umbria e Sardegna. “Stiamo studiando – ha spiegato il presidente Mignini - un processo di aggregazione con un’altra bcc del territorio. Dall’anno prossimo avremo una banca molto più potente di quella di oggi”.

“Trovo il percorso verso la fusione – ha aggiunto Mencaroni – un’operazione intelligente e di grande rispetto. I soggetti coinvolti hanno messo in gioco le loro sedute, dimostrando di avere senso di responsabilità e la testa ben salda sulle spalle”. “La presenza delle bcc sul territorio – ha commentato la senatrice Fioroni – è molto importante soprattutto in Umbria dove il tessuto imprenditoriale presenta un’accentuata frammentazione delle imprese. Il rapporto tra una banca come questa, che sa parlare alle imprese, e le attività produttive locali è fondamentale. Un sistema di banche coeso e con un forte radicamento sul territorio, che sa fare massa può aiutare le imprese a crescere ed è per questo che faccio il mio in bocca al lupo al nuovo progetto di fusione”.  

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