PERUGIA - Sono state sei le denunce a piede libero per pedopornografia online operate dal compartimento dell'Umbria della polizia postale e delle comunicazioni nell'anno appena concluso. Dalle attività di prevenzione, è scaturita una assidua attività di monitoraggio della rete che ha riguardato 374 siti, di cui 48 inseriti in black list. Le indagini relative all'adescamento di minori online hanno portato alla denuncia di otto persone.

Numeri che emergono dal bilancio di fine anno del compartimento diretto dalla dottoressa Annalisa Lillini.
"Massima attenzione" è stata riservata al contrasto di fenomeni emergenti che scaturiscono da fragilità psico-emotiva dei minori tra i quali emergono episodi di istigazione all'autolesionismo e al suicidio, anche in modalità di sfida o di gioco. In particolare, dal 2017 il Compartimento di Polizia Postale per l'Umbria ha avviato un'attività di monitoraggio della rete finalizzata a contrastare il fenomeno del "Blue Whale" che ha fatto registrare circa 15 segnalazioni.

E' un fenomeno "in continua crescita" quello dei ricatti online monitorato sempre dalla polizia postale e delle comunicazioni dell'Umbria. Che nel 2018 ha trattato 30 casi.
In questo caso gli agenti - emerge ancora dal bilancio di fine - hanno denunciato in stato di libertà all'autorità giudiziaria due persone. Secondo gli investigatori, comunque, il dato emerso è "parziale e fortemente ridotto" rispetto alla reale entità del fenomeno.

Tra i reati contro la persona, risultati "in costante aumento" le diffamazioni online. Soprattutto ai danni di persone che ricoprono incarichi istituzionali o sono note. In questo ambito, nel 2018 la polizia postale dell'Umbria ha denunciato 34 persone.

L'aumento del numero degli adolescenti presenti sul web ha poi determinato una crescita del numero di minorenni vittime di reati contro la persona: dai quattro casi che furono registrati nel 2016 si è passati agli otto nel 2017 ed ai 15 trattati nel 2018. Con le vittime che hanno tutte età compresa tra 14 e 17 anni.
 

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