Bilanci 2016: sindacati pensionati Umbria contro Comuni che rifiutano confronto
PERUGIA -In queste settimane i tre sindacati dei pensionati dell’Umbria, Spi, Fnp e Uilp, insieme alle altre parti sociali, stanno effettuando numerosi incontri con i Comuni per discutere delle manovre finanziarie di quegli enti per il 2016.
C’è soddisfazione per i risultati raggiunti attraverso il confronto che ha portato diverse amministrazioni ad accogliere le proposte avanzate dalle organizzazioni sindacali, sempre rivolte a tutela delle categorie più deboli. Spi, Fnp e Uilp si sono infatti adoperate perché i Comuni non effettuassero ulteriori aumenti delle tasse e tributi locali, ma provvedessero ad una loro riduzione attraverso razionalizzazioni, contenimento delle spese e riorganizzazione dei servizi in direzione di maggiore efficienza ed efficacia.
“Abbiamo sollecitato la destinazione di maggiori risorse per i servizi assistenziali in favore degli anziani – spiegano i tre segretari delle organizzazioni dei pensionati, Maria Rita Paggio, Giorgio Menghini e Francesco Ciurnella - l’implementazione dei servizi educativi per l’infanzia, riduzioni ed esenzioni da tasse e tributi per le famiglie e le attività produttive. In alcuni casi abbiamo definito con i Comuni l'introduzione di meccanismi di ridistribuzione dei prelievi fiscali in modo da pesare meno sui redditi più bassi e in misura maggiore sui redditi più elevati”.
“Se da un lato, quindi – continuano i tre segretari - apprezziamo il comportamento democratico e di assoluta trasparenza di quei Comuni, dall'altro intendiamo denunciare pubblicamente l’operato delle Amministrazioni Comunali che hanno rifiutato ogni confronto con le parti sociali. Per quei Comuni ci riserviamo di porre con forza il problema nelle sedi opportune”.
“Nonostante le diverse normative sollecitino i Comuni ad effettuare confronti con le parti sociali prima di approvare il pacchetto delle tasse e tariffe e i loro bilanci, nonostante un apposito accordo tra Anci e i Sindacati che vincola le Amministrazioni Comunali alla concertazione su tutte le manovre finanziarie che incidono sui cittadini, ci sono purtroppo ancora Comuni che ignorano norme ed accordi e stanno approvando alla chetichella i loro bilanci in spregio alle parti sociali”, denunciano i tre sindacati dei pensionati umbri.
“L'Italia detiene il triste primato mondiale della percentuale più alta, 52,3%, di pressione fiscale rispetto al PIL e in questo primato un ruolo di rilievo lo hanno anche i Comuni, con le loro addizionali IRPEF, IMU, TARI, TASI, etc – concludono Spi, Fnp e Uilp - Nel rivendicare il nostro diritto/dovere, in qualità di rappresentanti dei cittadini lavoratori e dei pensionati, alla contrattazione ad ogni livello, ci avvarremo di tutti gli strumenti a nostra disposizione contro coloro che vorranno ostacolare od impedire alle parti sociali il pieno esercizio del proprio ruolo”.
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