Già sold out l'appuntamento di grande intensità emotiva con il grande violinista Salvatore Accardo e il suo ensemble strumentale, realizzato dal Comune di Città della Pieve in collaborazione con la prestigiosa Accademia Chigiana, che sarà anche l’occasione ideale per ricordare il violinista fiorentino Pietro Farulli in occasione del centenario della nascita (1920-2020). 

Giovedì 19 agosto, alle ore 21, presso il Teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve, Accardo con l’ensemble strumentale formato da Riccardo Zamuner al violino, Francesco Fiore alla viola, Cecilia Radic al violoncello e Stefania Redaelli al pianoforte proporrà un programma che comprende il Secondo quintetto “Ricordi della campagna toscana” op. 155 di Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968) e il Quartetto per pianoforte in mi bemolle maggiore op. 47 di Robert Schumann (1810-1856). 

La serata si aprirà con l’esecuzione del Secondo quintetto “Ricordi della campagna toscana” op. 155 di Mario Castelnuovo-Tedesco, compositore nato a Firenze nel 1895 e diventato cittadino statunitense dal 1946, spesso ricordato come il compositore “sospeso tra due mondi”. Quando, nel 1938, le leggi fasciste lo costrinsero a lasciare l’Italia per gli Stati Uniti, la sua carriera fu caratterizzata dall’impegno compositivo e dall’insegnamento a musicisti illustri, tra cui John Williams, Henry Mancini, Jerry Goldsmith e Nelson Riddle. Il Quintetto Ricordi della campagna toscana fu scritto a Beverly Hills nell’estate del 1951. Dal carattere descrittivo, rievoca i momenti felici trascorsi dal compositore in Toscana, con riferimenti a luoghi cari e a eventi del folclore locale ed è dedicato ai componenti della propria famiglia: la moglie Clara e i figli Pietro e Lorenzo. 

A completare il programma, il Quartetto per pianoforte in mi bemolle maggiore op. 47 di Robert Schumann, considerato oggi uno degli esiti maggiormente significativi del genere quartettistico con pianoforte. È dedicato al violoncellista russo Mathieu Wielhorskij, ma grande rilevanza è data alla parte pianistica, pensata su misura per Clara Wieck, che ne fu la prima interprete nel 1844 a Lipsia. Dei quattro movimenti in cui è articolato, l’Andante cantabile è tra tutti il più noto e presenta una delle melodie più rilevanti del periodo romantico. 

 

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