Bevagna/ Assemblea pubblica sull'inquinamento del Teverone e del Timia
BEVAGNA - Si è svolta qualche giorno fa nelle sale del Mercato Coperto a Bevagna, alla presenza di un folto pubblico, l’assemblea pubblica annuale del Comitato per la Difesa dell’Acqua e dell’Aria, per informare i cittadini e le istituzioni del percorso realizzato e dei progetti futuri finalizzati a risolvere il problema dell’inquinamento del Teverone, del Timia ed in generale delle acque superficiali del territorio.
All’assemblea, riservata agli iscritti e ai cittadini vicini al comitato, sono stati invitati il Sindaco e la Giunta, il Consiglio Comunale, le istituzioni locali, le rappresentanze dei partiti politici della città e le associazioni di promozione del territorio. Ha partecipato anche l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Perugia Roberto Bertini.
Precisa e puntuale la relazione dei portavoce del Comitato che hanno chiarito, alla luce di vari rapporti dell’ARPA Umbria e di dati documentali inoppugnabili, la portata del problema e le sue ripercussioni dal punto di vista naturalistico ambientale, economico e sanitario. La requisitoria ha puntato il dito sulla gestione del modello economico di questi ultimi 30 anni di governo della Valle Sud ed in particolare sull’incessante e distruttivo aumento del peso demografico e industriale della fascia che va da Foligno a Spoleto e l’aumento sconsiderato del peso artigianale - piccolo industriale e agronomico – zootecnico di alcune zone dislocate fuori della portata della depurazione tradizionale, che hanno di fatto aumentato in maniera esponenziale il livello di inquinanti nelle acque dei fiumi del reticolo Marroggia-Teverone-Timia, problema che si riversa totalmente nel territorio bevanate per la conformazione orografica del territorio. Desta preoccupazione perciò la mancanza di discussione con la politica locale, con gli amministratori dei Comuni della Valle Umbra, che sembrano distaccati e disinteressati alla discussione del problema e, aggiungiamo noi, probabilmente impauriti dalle possibili ripercussioni.
Il Comitato, in questi mesi, ha ottenuti grandi risultati. Oltre alle 1500 adesioni il Comitato per la Difesa dell’Acqua e dell’Aria di Bevagna è stato inserito, con una delibera della Giunta Regionale, all’interno del Tavolo del Contratto di Fiume Topino-Marroggia-Clitumno, il progetto che dovrebbe risolvere l’adeguamento delle nostre acque alle direttive europee.
Gli interventi dei cittadini e dei rappresentanti politici sono stati numerosi e molto bene argomentati e hanno di fatto contrassegnato l’indice di preoccupazione della popolazione con l’assoluta necessità di intervenire con sollecitudine, dando la fiducia a tempo alle istituzioni per risolvere il problema.
“Foligno e Spoleto soprattutto, è stato detto dai partecipanti, ma tutti i comuni coinvolti, devono prendere atto di una situazione al limite del dramma sociale di cui sono ampiamente corresponsabili sia nella gestione delle proprie amministrazioni che nella gestione di tutti i carrozzoni deputati al controllo del territorio. Bevagna è stata “sacrificata” sull’altare dell’economia e della politica. Per tanto tempo si è parlato delle lotte di potere tra territori e aree vaste, dell’influenza che hanno avuto Spoleto e soprattutto Foligno, comuni con un peso specifico superiore, nella individuazione delle persone che hanno governato questa regione e nelle scelte economiche e politiche consequenziali. Noi non cerchiamo capri espiatori, ma è evidente la sconfitta della politica in tutto questo. Ci aspettiamo ora una presa di coscienza totale e immediata e soprattutto fatti e cioè progetti, finanziamenti e tutela. Se ciò non sarà fatto in breve tempo occorrerà denunciare tutto alla magistratura che farà in tale senso il suo corso. Non è un ricatto ma l’assoluta necessità di risposte, le stesse risposte che finora sono mancate”.
“Noi, hanno fatto sapere i responsabili del Comitato nella chiusura dell’assemblea, siamo pronti. Non ci illudiamo che il Contratto di Fiume, che pensiamo avrà tempi di realizzazione assai lunghi, possa portare in breve alla risoluzione del problema. Se sarà necessario percorreremo altre strade. Di certo alla battaglia ci arriveremo equipaggiati. Non vogliamo rappresentare solo il territorio di Bevagna, che è solo il misero 5% del territorio totale, come qualche tecnico regionale ha detto inopportunamente, ma allargheremo la rappresentanza di consenso a tutti i comuni della Valle Sud. I giochi sono appena iniziati. Tutti i rappresentanti dei partiti politivi locali e le istituzioni, Sindaco in testa, hanno proclamato la loro vicinanza alla nostra azione e si sono mostrati disponibili a collaborare. Ottimo. Noi aspettiamo i fatti. Ci sono tentativi di salire sul carro e mettere le proprie bandierine per cavalcare l’onda del successo. Non siamo tanto sciocchi da permetterlo e inquinare la nostra azione. Non facciamo e non faremo sconti a nessuno. Solo con una azione strategica, corale e univoca, si potrà risolvere il problema. Lo abbiamo sempre detto a tutti, politici e istituzioni. Sembra che qualcuno ora lo abbia capito”.
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