FOLIGNO - Si e' svolto stamani a Rasiglia di Foligno un presidio con alcuni studenti della scuola media di Belfiore per dire no alla privatizzazione dell'acqua. L'iniziativa e' stata promossa dal Comune di Foligno - riferisce una nota dell'ente - in occasione della giornata di mobilitazione nazionale per la difesa dell'acqua pubblica, durante la quale in tutta Italia sono state organizzate manifestazioni per chiedere una moratoria della legge che impone la soppressione degli Ati e l'assegnazione ai privati dei servizi idrici, fino ai referendum del 2011. Erano presenti il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, l'assessore comunale alle opere pubbliche, Salvatore Stella, il consigliere regionale Luca Barberini e il presidente dell'associazione ''Rasiglia e le sue sorgenti'', Umberto Tonti.

I circa 40 studenti presenti, accompagnati da alcune docenti, hanno visitato insieme al primo cittadino la sorgente di Alzabove, una delle piu' importanti del territorio, situata nei pressi di Rasiglia e aperta per l'occasione dalla Valle Umbra Servizi. Alcuni tecnici della Vus hanno poi spiegato ai ragazzi il percorso che le acque seguono, per arrivare dalle sorgenti alle case e illustrato le principali caratteristiche qualitative dell'acqua che sgorga dalla fonte di Alzabove: durezza media, basso contenuto di sodio, assenza di antiparassitari e metalli pesanti, sicurezza igienica garantita dall'assenza di indici batteriologici. Tutte peculiarita' - hanno spiegato gli esperti della Vus - che rendono l'acqua della sorgente di Rasiglia di buona qualita', adatta ad ogni fascia di eta' e ad ogni tipo di alimentazione.

''Il Comune di Foligno - ha affermato Mismetti - considera l'acqua un bene di tutti, e' contrario alla sua privatizzazione ed e' da tempo impegnato a sostenere un percorso di tutela dell'acqua pubblica, nonostante le difficolta' create dall'attuale Governo che considera l'acqua una risorsa qualsiasi ed e' disposto a venderla al miglior offerente. Noi riteniamo invece che l'acqua sia un prezioso bene comune e siamo convinti che solo la gestione pubblica puo' garantire accessibilita' e la qualita' del servizio''.

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