PERUGIA - "Abbiamo accolto con grande piacere le parole del nuovo commissario della Usl 2, Massimo De Fino, in merito alla mancata stabilizzazione dei sei dirigenti amministrativi della medesima azienda sanitaria": così il segretario della Lega, on. Virginio Caparvi, il capogruppo in Assemblea legislativa, Stefano Pastorelli, e il consigliere regionale, Valerio Mancini. "Permangono tuttavia – sostengono i tre - forti interrogativi circa il modus operandi adottato dal precedente commissario straordinario, che con una incomprensibile urgenza il 31 dicembre 2019 ha preso atto delle istanze di stabilizzazione dei sei dirigenti a tempo determinato considerando che la nuova normativa poteva essere applicata solo dal 1 gennaio 2020".

"Non comprendiamo - affermano anche Caparvi, Pastorelli e Mancini - perché sia stato sospeso il concorso per l'assunzione di dieci dirigenti amministrativi, sottintendendo così che si sarebbe proceduto alle stabilizzazioni, che, per gli enti pubblici, sono soltanto una facoltà e non un atto dovuto".

In sostanza la Lega Umbra, dopo aver fatto fuoco e fiamme per quello che riteneva essere un colpo di mano da parte dell’ex commissario, è costretta ora, obtorto collo, a prendere atto del “procurato allarme” palesemente ingiustificato da essa stessa determinato, avendo anche chiamato in causa la magistratura.

Resta comunque il fatto che se i richiedenti hanno effettivamente svolto le mansioni rivendicate, trattandosi di un diritto acquisito hanno tutte le ragionin per pretendere che siano loro riconosciute.

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