PERUGIA - C'era una volta un re, diranno i nostri piccoli e grandi lettori. No, ci sono un re, ma una donna, un fante e tante altre figure da domani domenica 18 dicembre alle 18 fino a domenica 8 gennaio 2023 alla Domus Pauperum. Una mostra  sulle carte da gioco di ogni tipo e di ogni epoca. Un'occasione per scoprire un mondo spesso relegato nell'ambito dell'intrattenimento e del tempo libero ma che è popolato di arte, di storia cronachistica e di costume.                                                                                                   Carte da gioco nazionali, regionali, riferite al mondo dei fumetti, della pubblicità, della storia europea, dell'antropologia, della grande letteratura, della caricatura politica, della natura, dell'urbanistica, del folklore e di tanto altro ancora. E poi anche i giochi da tavolo .... Insomma un'opportunità ghiotta per visitatori grandi e piccini.                                                                                                                 Tra gli altri grandi appassionati, anche a Niccolò Machiavelli piaceva giocare a carte. Lo faceva, allontanato da Firenze, all’osteria dell’Albergaccio, praticamente ogni giorno. Misurandosi in partite interminabili con l’oste e gli altri grezzi avventori, lo confessa lui stesso. I giocatori lanciavano urla e imprecazioni tali da arrivare fino in paese. Come sorta di riscatto morale poi la sera, lo scrittore si cambiava d’abito, e indossando vesti paludate, colloquiava con i grandi della storia.                                                        Ecco come si descrive lui stesso nella lettera a Francesco Vettori del 13 dicembre 1513.                         “…Mangiato che ho, ritorno nell'hosteria: quivi è l'hoste, per l'ordinario, un beccaio, un mugnaio, dua fornaciai. Con questi io m'ingaglioffo per tutto dí giuocando a cricca, a trich-trach, e poi dove nascono mille contese e infiniti dispetti di parole iniuriose; e il più delle volte si combatte un quattrino, e siamo sentiti non di manco gridare da San Casciano.”

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