A oltre 20 ore dall’incendio di ieri, 10 marzo 2019, a Ponte San Giovanni (Perugia), dove ha preso fuoco il capannone all’azienda "BIONDI RECUPERI", non sono state date ancora informazioni chiare ai cittadini sullo stato dell'aria a Ponte San Giovanni e dintorni. Ad ora, c'è solo un'ordinanza del Comune che non spiega cosa esattamente sia andato in fumo, cosa stiamo respirando e dove, come le persone dovrebbero comportarsi e quali siano gli effettivi rischi per la salute.

Il Comune deve affrontare oggi una gravissima emergenza che segue all'allarme lanciato da tanto tempo sulla gestione dei rifiuti a Perugia, caduto nel vuoto. La recente vicenda Gesenu ne è il segnale più chiaro. Ed è pericolosissimo anche il silenzio da parte della Regione, latitante sul piano regionale dei rifiuti. Manca il governo pubblico dei processi, sostituito da un processo di esternalizzazione di servizi così centrali e strategici ad aziende private, che hanno permesso una deregulation tutta in danno dei cittadini e che favorisce invece i privati, gli affaristi e persino le ecomafie. E oggi raccogliamo dolorosamente i risultati, che minacciano la salute della cittadinanza.

La questione dell'ambiente deve tornare un tema centrale, un primo punto all'ordine del giorno della politica cittadina e regionale così come quella della gestione del ciclo dei rifiuti che deve essere pubblica e tornare nelle mani della cittadinanza!

Katia Bellillo
Candidata Sindaco
Perugia Città in Comune

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