Sono stati tutti convalidati i fermi dei cinque italiani bloccati dalla squadra mobile di Perugia per il sequestro di un diciassettenne romano in seguito a una lite scaturita da un tentativo di cedere alcuni biglietti per l'ingresso in discoteca risultati falsi. L'operazione ha coinvolto anche la squadra volante e il commissariato di Assisi. I fermi - è stato riferito dalla polizia - hanno riguardato Maicol Bevilacqua, 24 anni, di Assisi, Alberico Belvilacqua, 44 anni, di Mercato San Severino, Giacinto Ciotti, 45 anni di Bettona, Marco Bevilacqua, 37 anni, di Roma, per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere, e Gianluca Ascani, 39 anni, di Foligno, messo ai domiciliari.

Il sequestro del diciassettenne è stato denunciato al 113 da una ragazza verso le 2 della notte del primo gennaio 2011 ed è subito intervenuta una volante acquisendo i primi elementi su un presunto coinvolgimento di alcuni componenti la famiglia Bevilacqua di Bastia Umbra, già noti agli inquirenti.

La riscostruzione: il gruppo dei Bevilacqua aveva litigato con un gruppetto formato da giovani di Bastia e di Roma che si erano rifiutati di comprare i biglietti di ingresso di una discoteca contraffatti.  Successivamente però - sempre in base alla ricostruzione della squadra mobile - il gruppo dei contraffattori ha ritrovato di nuovo sulla sua strada  i ragazzi romani. Da lì è partito un pestaggio violento dei Bevilacqua a danno di alcuni di questi. Durante la rissa alcuni sono riusciti a fuggire, attirando le ire dei malviventi bastioli che a quel punto hanno deciso  di sequestrare un diciassettenne  - colpito da uno degli aggressori con un cacciavite alla testa - per ritrovare i fuggiaschi. Il ragazzo era stato  rilasciato dopo circa un'ora dopo il vano tentativo di costringerlo a rivelare dove si trovassero gli altri amici.

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