ORVIETO - Poggiano sui basamenti originali le monumentali 12 statue degli Apostoli e quelle dei quattro Santi protettori che hanno fatto ritorno nel Duomo di Orvieto dopo 122 anni. Anticipate da quelle dell'Angelo annunciante e della Vergine, realizzate da Francesco Mochi. Un intervento illustrato oggi pomeriggio nel corso di un incontro nella stessa cattedrale.

Le statue sono state realizzate da vari artisti tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII e la loro presenza in Duomo costituisce - è stato spiegato - un chiaro richiamo all'Ecumenismo. Trovano posto ai piedi delle colonne che presentano le iconiche fasce alternate di travertino e basalto.
Il progetto di riposizionamento delle statue è stato coordinato dall'Opera del Duomo, presieduta da Gianfelice Bellesini che ha guidato il convegno al quale hanno presto parte anche il vescovo, monsignor Benedetto Tuzia, il professor Antonio Paolucci, il sindaco Roberta Tardani e la soprintendente alle Belle arti dell'Umbria, Marica Mercalli.
 All'interno del duomo molto fedeli e cittadini orvietani per ammirare da vicino il nuovo allestimento.

Prof. Paolucci, una geniale idea catechetica e teologica

"Le statue degli Apostoli e dei santi protettori che hanno fatto ritorno in Duomo rappresentano una geniale idea catechetica e teologica": lo ha detto il prof Antonio Paolucci, dell'Accademia nazionale dei Lincei, partecipando a Orvieto alla presentazione della ricollocazione delle statue. Rimarcando la "bellezza" delle opere dell'Annunciazione e della Vergine che avevano fatto ritorno a marzo.
Soddisfazione per il ricollocamento delle statue è stata espressa dalla Soprintendente alle Belle arti dell'Umbria, Marica Mercalli che oltre a sottolineare l'importanza di queste opere rimaste nei magazzini per oltre un secolo ha ricordato "l'attenzione necessaria da riservare al Duomo con cure e manutenzioni". Evidenziando le "cinghiature che ultimamente si sono rese necessarie per alcuni pilastri che presentavano lesioni preoccupanti".
 Da parte sua il sindaco Roberta Tardani, commentando il ritorno delle statue ha parlato di "momento importante per la città dal punto di vista religioso e culturale".

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