(Fonti: Il Sole 24 ore, Corriere della Sera)

ROMA - Solo 100 milioni per la riduzione del cosiddetto "digital divide". Ad annunciarlo è stato il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani, che, con il collega Tremonti, avrebbe raggiunto l'accordo non solo per lo stnaziamento, ma anche per il coinvolgimento della Cdp nel progetto per la rete di nuova generazione.

Lo sblocco dei fondi è giunto dopo una gestazione lunga un anno, che ora, con la cifra di 100 milioni di euro, saranno destinati allo sviluppo della banda larga. Peccato che l'investimento risulti essere solo un ottavo di quello previsto inizialmente, poi dimezzato a 400 milioni e infine ridotto all'osso con l'attuale (e irrisorio) "pacchetto" di 100 milioni, che va a sommarsi al progetto della nuova Società della Rete (che invece verrà a costare complessivamente 8,3 miliardi di euro).

Con Tremonti, poi, romani avrebbe anche raggiunto l'intesa per la realizzazione della rete di nuova generazione, all'interno della quale dovrebbe inoltre rientrare l'ingresso della Cassa depositi e prestiti (che si accinge a diventare il primo azionista) dentro un progetto di società mista con i principali operatori tlc.

Il business plan, affidato a Rothschild e Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel, dovrebbe essere pronto entro la fine di marzo.   

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