PERUGIA - Ha fatto tappa a Perugia ''East Gate Export'', l'iniziativa promossa e organizzata dal consiglio di territorio UniCredit dell'Umbria, con il patrocinio del ministero dello Sviluppo economico, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia e della Camera di commercio di Perugia.

''East Gate Export'' - riferisce una nota dei promotori - e' stata un'occasione per incentivare l'export delle piccole e medie aziende italiane verso i mercati dell'Europa centro-orientale, mettendo direttamente in contatto gli imprenditori con gli esperti italiani di UniCredit che operano in Polonia, Romania, Russia e Germania, tra i principali mercati di sbocco delle produzioni tipiche umbre, che rappresentano da soli gia' oggi il 23% dell'export regionale.

Circa 450 imprenditori intervenuti, in rappresentanza di oltre 320 aziende umbre partecipanti, hanno potuto ottenere un quadro del contesto economico, fiscale e legislativo dei quattro Paesi durante gli incontri personalizzati con esperti di UniCredit e consulenti indipendenti (legali, societari e fiscali).

Gli imprenditori, inoltre, hanno avuto la possibilita' di attivare un contatto diretto e operativo per intraprendere o potenziare la propria attivita' di export grazie alle strutture estere di UniCredit, che mette al servizio delle aziende la propria rete commerciale di 1.030 sportelli in Polonia (seconda banca del Paese), 253 in Romania (sesta banca del Paese), 123 in Russia (terza banca privata del Paese) e 950 in Germania (tra i principali istituti finanziari del Paese).

''Le imprese dell'Umbria - ha affermato Stefano Mazzi, presidente del consiglio di territorio dell'Umbria - possono e devono puntare sui mercati esteri. E' proprio a queste imprese che oggi vogliamo fornire una concreta opportunita' per mettersi in contatto con quattro Paesi che hanno prospettive di crescita importanti e rappresentano mercati di sbocco molto promettenti''.

''Le imprese italiane - ha spiegato Luca Lorenzi, responsabile territorio Centro Nord di UniCredit - stanno mostrando di avere gli strumenti per reagire alla crisi e le potenzialita' per un'apertura ai mercati internazionali attraverso l'export e l'Umbria non fa eccezione. Nel 2010 in Italia il valore delle esportazioni e' cresciuto del 15,7% rispetto al 2009. Per l'Umbria c'e' un considerevole potenziale export ancora da sviluppare, dato che, rispetto alla media Italia che e' del 24%, l'export umbro rappresenta solo il 15% del Pil regionale''.
 

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