Banche: Federconsumatori, possibile restituzione parte interessi su mutui
Buone notizie per i cittadini che, tra fine settembre 2005 e fine maggio 2008, erano titolari di mutui a tasso variabile, finanziamenti o leasing indicizzati in base al tasso Euribor.
La Corte di Cassazione, infatti, con l’ordinanza n. 34889 del 13 dicembre 2023, ha affermato che sono nulli i tassi che le banche hanno applicato ai mutui, ai finanziamenti o ai leasing indicizzati al tasso Euribor “fissato attraverso un accordo manipolativo della concorrenza da un certo numero di istituti bancari come accertato dalla Commissione Antitrust Europea”.
Anche a Terni Federconsumatori, da sempre impegnata al fianco dei risparmiatori, sta attivando una task force di esperti per studiare ogni iniziativa legale utile a consentire ai cittadini coinvolti di avanzare la richiesta di rimborso.
“Per informazioni e assistenza le nostre strutture, presenti su tutto il territorio, sono a disposizione dei cittadini coinvolt – afferma Franco Todaro, presidente di Federconsumatori Terni - La novità espressa dai Giudici della Cassazione è che la nullità dei tassi potrebbe essere accertata a prescindere dal coinvolgimento o meno degli istituti bancari, nell’intesa tendente a “manipolare“ il tasso Euribor, in quanto il divieto di cui all’art. 2 della L. n. 287/1990 (ovvero la norma che disciplina le intese restrittive della libertà di concorrenza), deve ritenersi valido per qualunque contratto o negozio a valle che costituisca applicazione delle intese illecite concluse a monte”.
Una pronuncia importante, grazie alla quale potrebbe aprirsi un nuovo fronte per la tutela di tutti i cittadini che, previa valutazione della loro situazione, potrebbero essere interessati e che potrebbero chiedere alle banche la rideterminazione degli interessi effettivamente dovuti. Cifre che, nel caso dei mutui, potrebbero ammontare anche a diverse migliaia di euro.
“Questa sentenza riporta alla luce una vicenda particolarmente grave e intollerabile, anche perché in quegli anni i tassi erano già abbastanza elevati e l’intesa anticoncorrenziale di alcuni istituti bancari, volta a manipolare il mercato, non ha fatto altro che accrescere la sfiducia dei cittadini e dei risparmiatori verso il sistema bancario”, conclude Federconsumatori.
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