Con una interrogazione il consigliere Provinciale Luca Baldelli (Prc) solleva in consiglio il problema della “Tutela dell’acqua come bene comune non mercificabile”. Nello specifico  Baldelli chiede un confronto interistituzionale, in primo luogo con la Regione, per l’adeguamento dei canoni di concessione delle acque minerarie che devono avere contropartite serie e sostanziosa. “I canoni – spiega Baldelli -  devono congrui e soprattutto devono andare a vantaggio della collettività. Lo sfruttamento delle risorse acquifere da parte degli imprenditori del settore delle acque minerarie è in continuo aumento  per questo gli stessi devono pagare i diritti di sfruttamento che esercitano su una bene che è e deve restare di tutti”.

A rispondere in consiglio Provinciale è stato l’assessore Domenico Caprini che ha subito affermato come la Giunta sia, sotto il profilo politico, assolutamente in pieno accordo con  questo documento. “La Provincia di Perugia – ha spiegato Caprini – non ha competenze in questo argomento. Credo che sia necessario trasformare questa interrogazione in un ordine del giorno di tutta la Giunta da inviare alle altre istituzioni, come la regione Umbria, che hanno vere competenze nel campo della tutela dell’acqua”. Il consigliere Baldelli nella replica ha voluto rimarcare che la Provincia di Perugia è stato il primo Ente ad inserire, nel suo Statuto, il concetto di ‘acqua come bene comune non mercificabile’.

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