Rifondazione comunista sostiene che, sul nucleare, sia in atto nel paese una campagna mediatica costruita su inesattezze e speculazioni fondate a loro volta, in una situazione di crisi, su presunti risparmi in termini di dipendenza energetica e su altrettanto presunti vantaggi in termini occupazionali. Non è così. Noi pensiamo che ci troviamo di fronte ad una situazione in cui nel nostro paese, e con la benedizione di un governo agonizzante, la lobby pro nucleare sia forte, potente e trasversale soprattutto per il giro di affari che ne deriva.

Noi ci poniamo l’obiettivo di dire con forza e determinazione che il nucleare è pericoloso, costoso, che comporta giganteschi problemi di sicurezza, danni per l’ambiente e per la salute. In Cassazione, il 7 giugno scorso, è stata depositata una proposta di legge di iniziativa popolare che non è solo contro il nucleare, ma che sostiene un’alternativa praticabile sul terreno delle energie rinnovabili, energie pulite. Di più. La proposta darebbe la possibilità di conquistare una reale autonomia energetica, non solo attraverso un uso razionale, ma anche attraverso le uniche fonti di cui l’Italia resterà sempre veramente ricca: il sole, il vento, le biomasse, la forza dell’acqua fluente e il calore che scorre sotto terra.

Ecco perché anche nella nostra regione siamo impegnati in una campagna di raccolta firme su questa proposta: occorre impedire lo scempio e provare a disegnare nel paese un nuovo modello energetico e di società.

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