PERUGIA - Quasi 400 bambini e oltre 600 persone hanno celebrato il 26 aprile, a Perugia, nella sede del Comitato regionale umbro della Figc, la Nazionale di Calcio Italiana e la sua storia. In Umbria, le Scuole Calcio hanno dato vita concretamente al progetto voluto dal Settore Giovanile e Scolastico della Federcalcio, in collaborazione con il Coni e con la Lega Nazionale Dilettanti “Un calcio lungo 150 anni – La Nazionale italiana di ieri e di oggi”.

 

Alla presenza di personaggi illustri che hanno segnato il calcio, e non solo, in Italia ed in Umbria i bambini hanno giocato, si sono sfidati ed infine hanno ascoltato ciò che della Nazionale e del Calcio sanno e hanno sperimentato i prestigiosi relatori.

 I lavori sono stati introdotti dal promotore della riuscitissima iniziativa, il Coordinatore Regionale del Settore Giovanile e Scolastico della F.I.G.C. Paolo Martellini. “Iniziative come questa – ha affermato Martellini - sono fondamentali per far capire meglio e declinare i veri valori del Calcio e dello Sport.
Personalmente ritengo che la massima aspirazione di ogni bambino dovrebbe essere quella di scalmanarsi dietro ad un pallone per imparare a rispettare le regole, i compagni, gli avversari, così da poter affrontare al meglio le sfide della vita. In quest’ottica le Scuole di Calcio non devono essere fabbriche di calciatori, ma scuole e palestre di vita. La Nazionale di Calcio è di tutti, ma io ci tengo a sottolineare che è soprattutto dei bambini, per il suo grande valore educativo e morale, sentimenti dai quali scaturisce un sano senso di appartenenza, di socializzazione e di crescita.”

Coordinati da Mario Mariano, sono intervenuti il Presidente del Comitato Provinciale del C.O.N.I. Perugia Domenico Ignozza, il Presidente del Comitato Regionale Umbro della Lega Nazionale Dilettanti Luigi Repace, l’allenatore Walter Alfredo Novellino e l’Ambasciatore Fair Play del Settore Giovanile e Scolastico della F.I.G.C. Giancarlo De Sisti che, piacevolmente sorpreso dalle numerose presenze ha sottolineato: “Questo è lo spirito vero del Calcio, quello dei bambini, fatto di divertimento e sana passione per il gioco”

Le conclusioni sono state affidate a Gianni Rivera, protagonista di pagine sportive indimenticabili, e attuale presidente del Settore Giovanile e Scolastico della F.I.G.C..
“Deve cambiare la cultura sportiva e sanitaria - ha dichiarato Rivera - , le Scuole di Calcio devono crescere in qualità. Chi lavora con i giovani deve avere il senso della cultura sportiva, sociale e sanitaria. La pratica dello sport è prima di tutto un momento di arricchimento sociale. Anche laddove un giovane atleta non diventasse un calciatore di successo, sicuramente l’esperienza sportiva gli lascerà un importante bagaglio civico”.

Il calcio, componente fondamentale della società e della storia di questo Paese, ha fornito il suo contributo di idee ed eventi alle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia.

Martellini, soddisfatto della grande partecipazione al progetto, ne ha sottolineato l’alto valore formativo per i giovani “che dovranno essere cittadini e sportivi di domani leali, pronti ai sacrifici e alle sfide e magari, se possibile, anche dei bravi calciatori. I valori rappresentati dalla più importante disciplina sportiva e dalla sua maggiore espressione, quella che unisce e coinvolge, al di là della semplice passione: la Nazionale Azzurra rappresentano un percorso di formazione civica ai valori e alla legalità attraverso sfide sportive, momenti ludici, spazi di sano agonismo”.
 

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