Bacchetta: “Piano rifiuti in stretta continuità con scelte precedenti”
CITTA' DI CASTELLO - "La preadozione del piano d’ambito dei rifiuti è un atto in assoluta continuità e naturale prosecuzione di quanto finora compiuto dall’Amministrazione comunale di Città di Castello” dichiara il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, specificando che “il voto favorevole giunge alla fine di un percorso a cui ha contribuito, anche nella sua veste di presidente dell’Ati, il sindaco Cecchini, in accordo con la maggioranza di cui in consiglio comunale era espressione, la stessa che sostiene attualmente il facente funzioni. A questo criterio mi sono attenuto quando, insieme a tutti gli altri sindaci dell’ambito, ho votato un piano che soddisfa le priorità indicate da numerosi pronunciamenti del consiglio comunale in materia di rifiuti, talvolta anche in modo unanime: salvaguardare l’autonomia dell’Ato, garantire la sostenibilità economica del ciclo, valorizzare le potenzialità di Sogepu.
Davanti a noi abbiamo una strada obbligata: venire a patti con quanto di eccessivo ed inutile produciamo, evitando di intaccare la qualità ambientale e il contenimento delle tariffe. La raccolta differenziata è certo la strada maestra se sposata dai cittadini come impegno quotidiano e senza deroghe. A Città di Castello è un processo in stato avanzato, che abbiamo intenzione di sviluppare ulteriormente. Il contributo di venti euro previsto nella bolletta dei rifiuti di prossima emissione ai 3200 cittadini virtuosi costituisce un primo frutto dei nostri progressi nella gestione responsabile dei rifiuti urbani. Ma non basta. Il piano preadottato guarda ad un mondo in cui ogni rifiuto acquista nuova vita, consapevole che ancora per qualche tempo dovremmo smaltire utilizzando discariche e inceneritori, se vogliamo evitare che il nostro spreco si trasformi in un’emergenza sanitaria. Il piano dei rifiuti proietta l’attuale assetto su una logica di medio periodo, adeguando l’impiantistica presente e integrandola laddove ciò risponda ad un’organizzazione migliore o all’equilibrio finanziario del sistema. Insomma il piano dei rifiuti non è una novità dell’ultimora ma il portato di un’elaborazione da cui ritengo sia difficile prendere le distanze, specialmente se si appartiene, fatti salvi i distinguo più di comodo che di sostanza, ad un partito della maggioranza. Per evitare che su un argomento strategico come l’ambiente aleggi il sospetto di strumentalizzazioni politiche o peggio prelettorali, ritengo che su questo punto sia necessario fare chiarezza e assumersi la responsabilità di scelte che forse espongono alle critiche ma che sono state dettate esclusivamente dall’interesse pubblico. Non vorremmo che le esigenze generali si confondano con la legittima, ma privata, aspirazione di taluni alla visibilità, sia davanti alla città che dentro le dinamiche di un partito”.
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