ROMA - La crisi picchia duro, ma le imprenditrici resistono e fanno guadagnare all'Italia il record europeo del maggior numero di aziende 'rosa'. A rilevarlo e' l'Ufficio studi di Confartigianato. Secondo la ricerca, presentata nell'ambito della Convention 'Donne impresa Confartigianato', in Italia operano attualmente 1.531.200 imprenditrici e lavoratrici autonome. Seconda e' la Germania che conta 1.383.500 imprenditrici, seguita da Regno Unito (1.176.500), Polonia (1.035.200), Spagna (912.500) e Francia (827.200). In Italia, le donne alla guida di imprese artigiane sono 368.677.

Questa leadership italiana nell'Ue viene confermata anche dal peso che l'imprenditoria femminile ha sul totale delle donne occupate: in Italia e' del 16,4%, di gran lunga superiore al 10,3% della media Eurozona.

L'habitat migliore per lavorare e mettersi in proprio, secondo la Confartigianato, e' in Friuli Venezia Giulia, seguono Emilia Romagna e Umbria. Tra le province 'amiche' del lavoro delle donne svettano nell'ordine Udine, Gorizia e Rimini. Nella zona nera della classifica regionale finiscono invece Campania, Sicilia e Puglia. E tra le province con le peggiori condizioni per l'occupazione femminile si trovano Napoli, Palermo, Caltanissetta.

''I dati del nostro Osservatorio - sottolinea Edgarda Fiorini, presidente di Donne Impresa Confartigianato - dimostrano che fare impresa e' sempre piu' un mestiere da donne. Siamo in presenza di una imprenditoria femminile forte e dinamica che va incoraggiata. Al pari dei nostri colleghi abbiamo bisogno di interventi che ci liberino dai troppi vincoli e costi che soffocano le iniziative imprenditoriali. E vogliamo contare su un welfare che permetta alle donne di conciliare lavoro e famiglia e di esprimere nell'impresa le nostre potenzialita'''.
 

Condividi