Avanti con le battaglie socialiste per rendere il popolo sovrano del suo destino
I socialisti che hanno conservato l'indipendenza di giudizio e che ricordano i progetti di riforma che proposero non credo possano confondersi sino al punto di sostenere un pasticcio di pseudo riforma costituzionale come quella proposta da Renzi. Dovrebbero intanto ricordare che la Costituzione rappresenta un patto fra i cittadini e ha il compito di unirli e di offrire loro un quadro di diritti e garanzie, non di estendere il potere di chi governa sottraendolo agli elettori. Inoltre non può essere elemento di divisione per giunta voluto da chi governa. Infine come si fa a sostenere un pasticcio come il Senato? Possibile che i socialisti che si sono battuti per il suffragio universale non abbiano nulla da dire nei confronti di un Senato nominato da sindaci e consiglieri regionali? Che siano felici di non votare più per le province, mentre come conseguenza non potranno votare per le associazioni comunali che le sostituiranno? Inoltre con il si al referendum, a causa della decisione di Renzi che con tale voto si rafforzerebbe, si affosserà ogni prospettiva di cambiamento anche della pessima legge elettorale Italicum che con i capolista nominati e i collegi multipli , attraverso le opzioni dei capolista consente ai segretari di partito di scegliere chi far entrare in Parlamento intervenendo anche sui candidati più votati con le preferenze. Cosa rimane delle battaglie socialiste condotte per rendere il popolo sovrano del proprio destino quando con tali misure tutte orientate a offrire più potere ai capi partito si sottraggono sempre maggiori spazi alle scelte degli elettori? Davvero nessuno si preoccupa del rischio che si affermi con simili misure un governo oligarchico grazie anche alla scomparsa dei partiti che un tempo rappresentavano, come recita l'art. 49 della Costituzione, lo strumento per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale ed ora sono governati da ristrette oligarchie o sono proprietà di un singolo fondatore? Riflettete compagni la democrazia va difesa sempre senza cedimenti opportunistici e senza cadere nell'inganno della propaganda che con il mantra della governabilità toglie spazi alla democrazia e alla sovranità popolare che si esercita sempre con il suffragio universale libero per ogni elezione degli organi Istituzionali che decidono della nostra vita. Attenti a non favorire un esito che con le modifiche costituzionali e la legge elettorale consentirà ad un capopartito di diventare premier e di eleggere il capo dello stato che ritiene amico, di nominare i membri laici del CSM e della Consulta, di nominare i vertici dell'esercito, della polizia di stato, dei carabinieri, della finanza, di nominare i presidenti degli enti pubblici. E' un potere che nemmeno nel ventennio ebbe Mussolini poiché l'esercito dichiarava fedeltà alla monarchia e al re.
Aldo Potenza
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