La Regione sta lavorando per la semplificazione. Con il nuovo assetto ci sarà anche un utilizzo migliore e ottimale degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti su dimensione regionale, anche a beneficio delle tariffe pagate dai cittadini. Altre Regioni hanno scelto strade meno rigorose, annacquando al riforma. Noi facciamo un passo avanti importante verso l'ottimizzazione delle risorse in materia di idrico e rifiuti. Non possiamo mettere mano alle competenze: la programmazione e il controllo spettano alla Regione mentre la gestione spetta ai Comuni, che controlleranno l'Auri. Questa legge sconta un vuoto nazionale che esiste a livello legislativo. Coloro che hanno votato il referendum avevano un'idea più ampia rispetto al vero contenuto del quesito. Spero che da questa discussione possa uscire una iniziativa politica e istituzionale, anche in conferenza delle regioni, per stimolare un provvedimento normativo nazionale che possa completare l'esito referendario. In merito al dibattito: il quorum all'interno dell'Assemblea dell'Auri sono finalizzati a garantire una condivisione larga delle scelte, il suo funzionamento non avrà costi ulteriori e non ci potranno essere assunzioni. L'Auri entrerà subito in funzione anche se prima del 2015 non verrà predisposto il piano d'ambito regionale. Questo atto potrà agevolare la semplificazione della gestione con la nascita di un soggetto gestore unico regionale, al posto dei 4 oggi esistenti per i rifiuti e dei 3 per l'acqua. La consulta è stata migliorata nella composizione con l'allargamento anche alle associazioni ambientaliste e ai rappresentanti dei movimenti referendari dell'acqua. I piani ambito degli Ati attuali non permettono di scomporre e separare gli organismi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti. Non si può dire che il servizio idrico non ha rilevanza economica, dato che ci sono pronunciamenti della Corte costituzionale che ha invece stabilito che non è così. Abbiamo accennato anche alle strategie europee relative all'obiettivo rifiuti zero per rafforzare tutte le pratiche che consentono il riuso e il recupero dei materiali dai rifiuti”.

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