La nuova nomina dell'Auri, il piano dei rifiuti, l'inceneritore, programmazione, sindaci. Una settimana di fuoco dentro e fuori in consiglio Regionale. Ce ne è per tutti i gusti e spesso da problema legato all'ambiente la polemica scivola sul piano politico, non che sia sbagliato o non accettabile, ma restasempre che la politica è un mezzo, i cittadini e la loro salute è il fine.

“In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Segretario regionale del Partito Democratico, Tommaso Bori, a commento del cambio ai vertici dell’AURI, vorrei ricordare che il compito della programmazione, nella gestione regionale dei rifiuti,
ricade sull’Assemblea legislativa e non sull’Autorità umbra per i rifiuti e l’idrico. Le scelte pertanto fatte, con riferimento al nuovo piano regionale dei rifiuti, non vengono messe in discussione dai mutamenti negli equilibri che si sono determinati all’interno dell’AURI”. È quanto dichiara il vicepresidente della Regione e assessore all’Ambiente, Roberto Morroni.

Prosegue Morroni: “Vorrei inoltre far presente, con riguardo al merito del Piano regionale dei rifiuti, che proprio nei giorni scorsi la Commissione europea ha comunicato ufficialmente che il nuovo piano regionale dei rifiuti, predisposto dalla Giunta regionale e approvato dall’Assemblea legislativa, soddisfa appieno quelle che sono le linee di indirizzo sancite dall’Unione europea in materia di gestione dei rifiuti, e per questo motivo ha ricevuto anche lo sblocco dei fondi
strutturali finalizzati a queste attività”. “L’unica cosa scriteriata, registrata in materia di rifiuti – conclude -, è stato l’immobilismo delle giunte di sinistra che, per molti anni, hanno privato l’Umbria di un nuovo piano regionale lasciando la gestione dei rifiuti in capo allo smaltimento in discarica che, come ci ricorda l’Europa, sebbene non ve ne sia nemmeno bisogno, rimane la prassi più disdicevole, sia dal punto di vistadella gestione ambientale che da quello della tutela della salute dei cittadini”.

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