Si è svolta questa mattina a Palazzo Cesaroni l'audizione con l'assessore regionale Silvano Rometti, convocato dalla presidente del Comitato di vigilanza e monitoraggio, Maria Rosi, per fare il punto sulla situazione della società regionale di trasporto Umbria mobilità.

Aggiornando i commissari sulle ultime vicende societarie, Rometti ha spiegato che “la Regione detiene solo il 27 per cento delle quote di UM, non risultando dunque un socio di maggioranza. A livello nazionale è emerso che altre società di trasporto pubblico si sono trovate in difficoltà e in crisi di liquidità per i servizi prestati fuori regione e non regolarmente pagati. I tagli nazionali ai trasferimenti per il trasporto pubblico locale, dell'ordine del 20 – 30 per cento, hanno inferto un colpo molto duro al settore. Nonostante i fondi aggiuntivi stanziati dalla regione Umbria mobilità rimane in difficoltà, anche perché da Roma non arrivano i fondi previsti a pagamento dei servizi svolti. Abbiamo dato seguito a quanto previsto dal Consiglio regionale, velocizzando i pagamenti verso le aziende di trasporto: un miglioramento che sicuramente avrà degli effetti. Abbiamo poi ridotto del 7 per cento i chilometri coperti e portato a 2 euro il corrispettivo per ogni chilometro. A questa cifra poco però si aggiunge dalla vendita dei biglietti. Sarà nostro interesse coinvolgere quanto più possibile i privati anche se le indicazioni dell'ex Governo Monti sul taglio dei servizi a 'domanda debole' ridurrebbe in modo drastico il servizio di trasporto umbro”.

A seguito delle sollecitazioni dei consiglieri Cirignoni, Bottini, Brutti, l'assessore Rometti ha ulteriormente articolato che “la gara per la vendita del 70 per cento della società viene seguita dal Consiglio di amministrazione e non dalla Regione Umbria e saranno i soci a decidere quali ulteriori quote mettere in vendita in seguito. Domani ci sarà un incontro tra Regione e sindacati e sarà incentrato sui diritti dei lavoratori e sulle prospettive per i dipendenti in vista della vendita. Sarà importante capire se il Governo stanzierà dei fondi per il rinnovo dei mezzi di trasporto pubblico, cosa che renderebbe più facile l'arrivo di compratori. La bozza del Piano regionale dei trasporti è pronta per quanto riguarda la parte dei servizi, sulle infrastrutture invece dobbiamo ancora lavorare: ma questo non ha nulla a che fare con il futuro di Umbria mobilità. Quando Umbria mobilità è stata creata il suo bilancio, grazie ai 5,2 milioni di euro della Regione, era in pareggio. Ci sono stati 100 pensionamenti e l'impegno a non assumere per 4 anni. Poi nel febbraio 2012 l'Assemblea dei soci ha iniziato a delineare un quadro di criticità, sottovalutando però i ritardi nei 'pagamenti romani' e la stretta nei finanziamenti da parte delle banche”.

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