AST La commissione Europea guarda l'acciaio ternano
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha riconosciuto il merito e il metodo della mia azione politica sulla questione dell’iniziale esclusione degli acciai speciali dal Regolamento europeo CBAM (Carbon Border Adjustement Mechanism) parte del Green Deal e presentato lo scorso 14 luglio.
La presidente ha infatti inviato una lettera nella quale afferma di aver condiviso le mie preoccupazioni sul mancato inserimento degli acciai speciali e inox dall’elenco dell’Emissions Trading System (ETS, ovvero lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra). Von der Leyen ha aggiunto di avere disposto la modifica del testo, prendendo atto della rilevanza e fondatezza delle richieste.
Dopo avere ascoltato le istanze del territorio, mi ero messa subito al lavoro per scongiurare questa esclusione, che avrebbe potuto generare gravi danni all’AST di Terni e all'economia italiana, considerando quanto tale realtà industriale sia strategica per il nostro Paese, l’Unione europea e la regione Umbria.
Nel mese di luglio, dopo un confronto tenuto con la Commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, avevo pertanto già condiviso con tutti gli europarlamentari italiani la necessità di intervenire nuovamente in difesa dei prodotti siderurgici di qualità – acciai speciali e Inox – visto pure il grande lavoro fatto in questi anni da AST in termini di investimenti e l’importanza che le nuove regole europee per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 vengano applicate a tutti i prodotti siderurgici.
Con una missiva del 7 luglio scorso, firmata dall'intera delegazione del M5S e da altri otto eurodeputati di tutti i gruppi politici, abbiamo così raggiunto lo scopo di evitare una “crisi perfetta” in Italia e in Europa contro la minaccia della concorrenza estera sleale, soprattutto, asiatica, salvaguardando i livelli occupazionali.
La strategia adottata è l’unica possibile in un contesto complesso come quello che si profila dentro e fuori l’Unione, sia sul piano economico sia sul piano sociale, coscienti che il cammino che ci attende verso la transizione ecologica richiede un grande lavoro politico condiviso”, così la sua nota portavoce ed eurodeputata M5S, Daniela Rondinelli.
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