MARSCIANO - Mercoledì 28 marzo, in occasione del 68mo anniversario della fucilazione dei fratelli Ceci, si è svolta una emozionante iniziativa al Teatro Concordia di Marsciano, con la premiazione del concorso “Memoria e legalità” rivolto alle scuole marscianesi, indetto dal presidio locale di Libera (Associazione nomi e numeri contro le mafie) e dalla sezione dell’Anpi (Associazione nazionali Partigiani italiani), con il patrocinio del Comune di Marsciano.

La giornata commemorativa dei fratelli Ulisse, Armando e Giuseppe Ceci, fucilati il 28 marzo del 1944 dal regime fascista, sulle mura del cimitero di Marsciano, per lenitenza alla leva, si è aperta con il saluto del sindaco Alfio Todini e con gli interventi di Marusca Ceccarini, referente del presidio di Libera e di Valeriano Tascini dell'ANPI, promotori del "gemellaggio" di cultura antifascista e antimafia sociale, nato da un'esigenza emersa, con forza, nell’attualità del Paese: un ideale passaggio di consegne tra i valori dell’antifascismo e la nuova Resistenza che oggi si sta combattendo quotidianamente, in molte parti del Paese, la lotta alle mafie. L’agenda dell’antifascismo, come fondamento costituzionale alla base della nostra repubblica, ha trovato una coerente continuità con la battaglia per la legalità e la coscienza civile espressa dalla cultura antimafia incarnata da Libera.

"Viviamo in un Paese che attraversa un momento molto difficile. La crisi che stiamo attraversando, prima ancora di essere economica e sociale, e indiscutibilmente culturale. Da tempo, a più livelli, i valori fondanti della Costituzione repubblicana sono messi in discussione. Siamo convinti - hanno detto i promotori - che proprio nella riscoperta dei valori condivisi, figli della lotta di liberazione dal nazifascismo, si possa rafforzare la democrazia del nostro paese, troppo fragile e incapace di cogliere le sfide della nostra contemporaneità. Proprio dalla memoria può partire un nuovo processo di impegno per le nuove generazioni con l'obiettivo di rafforzare i legami di legalità e di responsabilità fondamentali per la qualità della vita nei nostri territori. In un contesto come quello della crisi, la socialità, la democrazia, la legalità sono messe sotto attacco dai poteri forti, dalle mafie e dai nuovi fascismi più o meno striscianti che minano la giustizia sociale e le liberta democratiche. Costruire Memoria, significa mantenere vivo il ricordo di quelle vittime che hanno dato la vita per garantire la liberta altrui".

Oggetto del concorso era la realizzazione di un elaborato da parte di ogni classe partecipante che abbia ad oggetto un percorso attraverso la resistenza ai fascismi e la resistenza civile alle mafie.

I lavori presentati sono stati quelli della classe 4ªD – indirizzo Ipsia – dell’Isis Salvatorelli che hanno realizzato un filmato documentario sui fratelli Ceci, risultato di un lavoro di approfondimento svolto anche attraverso interviste dirette ai testimoni, ancora viventi (Vannuzzi Orlando, Peccia Mario, Cicetta Tascini, Nazzareno Alessandri) e all'analisi dei documenti (giornali, radio giornali, foto, libri storici) utilizzati dai ragazzi per ricostruire gli eventi e il clima di tale periodo, in modo particolare nel territorio di Marsciano.

Altro lavoro presentato è stato quello delle classi 3ª B, 3ª C, 3ª G della scuola secondaria di primo grado Brunone Moneta i quali hanno presentato un video documentario "Memorie per la Memoria", volto a recuperare le memorie di quanti hanno vissuto in prima persona il dramma dell’Olocausto e le atroci condizioni dei lager. La classe 3B inoltre ha presentato un ulteriore lavoro "Diario contro la mafia", alcuni testi scritti dai ragazzi sull'argomento mafia.

Dopo la presentazione degli elaborati è seguita la premiazione con l’assegnazione di un premio in denaro (250 euro a progetto) e la fornitura di libri attinenti al tema della Resistenza, della storia locale e dell’antimafia.

La mattinata si è conclusa con l’apposizione di una corona commemorativa presso la lapide situata nel cimitero di Marsciano nel luogo dove i giovani Ceci furono vittime di questa inutile violenza e la visita e la commemorazione presso il cimitero di Mercatello dove si trova la tomba dei tre fratelli.

 

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