di Stefano Vinti.

Anche in questa seconda ondata della pandemia si ripercorre la strada della massiva ospedalizzazione dei malati, anche quelli che potrebbero essere curati nella propria abitazione.
Ci sono le 'Usca', unità speciali di continuità assistenziali, che il decreto del 9 marzo stabiliva in almeno una ogni 50 mila abitanti, da creare entro 10 giorni.
Le Usca sono piccole squadre di medici e infermieri, dotate di tutto quello che serve, per seguire i casi di Covid-19 a casa i pazienti con un orario minimo di operatività dalle 8 alle 20.
Sono state create? Nonostante che il governo abbia messo a disposizione le risorse da 8 mesi? Secondo i dati comunicati a settembre, le Usca in Umbria sono 7 su le 18 previste, cioè il 39%.
Vogliamo parlare anche di questa evidente inefficienza del duo umbro Tesei-commissari veneti della sanità regionale?

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