Con una amministrazione comunale ormai operante e con tutti i ruoli ben definiti è arrivato il momento di passare dalla fase delle chiacchiere e degli annunci a quella delle scelte operative. Come Sinistra Italiana ricominciamo quindi ad avanzare pubblicamente le nostre proposte per un buon governo della città di Assisi. Su progetti concreti, possibili, raggiungibili. Senza farci imporre da nessuno l'agenda delle urgenze politiche  e provando a costruire alleanze nel territorio su piccole e grandi questioni che riguardano la vita reale dei cittadini. Le nostre priorità sono note ed ovvie: grande attenzione ai temi del lavoro che non c'è, alle vecchie e nuove forme di povertà che aumentano, al disagio sociale sempre più diffuso, alla compatibilità anche ad Assisi tra sviluppo economico e questione ambientale.

In 20 anni di governo della destra sono state, tra l'altro, approvate delle scelte in alcuni settori (diritti sociali e civili, libertà d'espressione, accoglienza, rispetto dei valori costituzionali) che possono essere cambiate annullando semplicemente una decina di delibere. Decisioni che debbono essere cancellate, che sono a costo zero per la popolazione ma che ridarebbero dignità, autorevolezza, normalità, ad una città dove si usa ed abusa spesso del valore del messaggio francescano salvo poi muoversi nella direzione opposta.

Per iniziare un percorso virtuoso e di discontinuità crediamo che sia urgente e necessario, ad esempio, cominciare da uno dei provvedimenti più odiosi varati dalla giunta dell'ex sindaco Lunghi: l'abolizione del recente bando pubblico per la retribuzione del lavoro attraverso l'uso dei voucher. Una forma barbara di remunerazione delle prestazioni lavorative senza diritti (no alla maternità, alla pensione, all’indennità di disoccupazione e alle ferie), che di fatto istituzionalizza e allarga il precariato e che rischia di incoraggiare tra l'altro nuove forme di caporalato anche in questo territorio.

Assisi è l'unico tra i 92 comuni dell'Umbria ad aver introdotto nell'amministrazione pubblica questo strumento che non riconosce più ai lavoratori alcuna dignità. Ma anche ad Assisi, proprio in questi ultimi mesi, tante donne e tanti uomini hanno  firmato  per il referendum nazionale promosso dalla Cgil per abolire i voucher (1 milione e centomila adesioni in tutta Italia).

Sinistra Italiana chiede ufficialmente alla nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Stefania Proietti e all'assessore Simone Pettirossi che ha la delega sulle questioni che riguardano il lavoro, di cancellare la delibera dello scorso febbraio sui voucher e di riaprire, quindi, una nuova stagione di rapporti normali con le rappresentanze sociali e sindacali della città.

Moreno Sdringola,
coordinatore Circolo Valle Umbra Nord
(Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Torgiano)
Sinistra Italiana

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