ASSISI RICORDA NAGASAKY E HIROSCIMA
Oggi è l’anniversario dell’attacco atomico statunitense contro Hiroshima, il 9 agosto contro Nagasaki, che ha ucciso più di 210.000 persone, tra cui circa 38.000 neonati e bambini. Una tragedia che a distanza di 79 anni è ancora viva nel ricordo e nella memoria dell’opinione
pubblica.
Alle 8,16 la Campana delle Laudi della Torre Civica di Piazza del Comune ha suonato proprio per non dimenticare l’efferato attacco alle città giapponesi e per lanciare l’ennesimo grido di pace affinché le armi tacciano in tutto il mondo. In rappresentanza dell’amministrazione comunale il consigliere comunale Isabella Fischi che, insieme a Gianfranco Costa, presidente onorario del Centro internazionale per la pace tra i popoli, si è soffermato davanti al Tempi di Minerva per un momento di riflessione e di omaggio alle vittime di Hiroshima e Nagasaki.
“In questo momento storico – ha detto il consigliere Fischi – in cui pare accelerare l’escalation della guerra in Medioriente e il conflitto in Ucraina non accenna a placarsi, vogliamo con la nostra presenza ribadire da Assisi, città della fraternità, un forte no a tutti i conflitti che insanguinano il mondo. Dobbiamo essere portatori di pace e costruttori del dialogo tra le popolazioni, dobbiamo impegnarci sempre di più perché ci sia un mondo libero dalle armi”.
Gianfranco Costa, da quasi 50 anni promotore di iniziative a favore della pace e dello sviluppo, ha affermato: “Si tratta di un’iniziativa che ogni anno vogliamo ripetere per non dimenticare e per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della guerra con la speranza che da Assisi venga raccolto l’appello di pace e che i Capi di Stato, responsabili dei governi e dei popoli, si decidano a intervenire seriamente affinché terminino le atrocità che ogni giorno ci arrivano dai paesi e che provocano vittime innocenti”.
Il sindaco Stefania Proietti, unendosi all’iniziativa per le stragi di Hiroshima e Nagasaki, ha rinnovato la volontà dell’amministrazione comunale di fare qualcosa di concreto a favore delle popolazioni civili che soffrono a causa dei conflitti: “Rivolgiamo ancora una volta l’appello affinché
cessino tutte le guerre che stanno massacrando uomini, donne, bambini in tanti paesi del mondo.
Come Città di Assisi non non possiamo e non dobbiamo rimanere in silenzio, non possiamo e non dobbiamo restare indifferenti davanti alle barbarie che si consumano ogni giorno, ogni ora, in paesi anche vicini a noi come l’Ucraina e la Terra Santa. Abbiamo il dovere di opporci alla “terza guerra mondiale a pezzi” dove in molti territori a esprimersi sono solo le armi. E il nostro unico mezzo è quello di ridare speranza oltre la guerra con gesti concreti di solidarietà.”
A proposito di atti di solidarietà, si ricorda il conto corrente istituito dall’amministrazione comunale per aiutare le popolazioni civili vittime dei conflitti, a partire da quelle della Terra Santa. La causale è “Assisi per le popolazioni civili colpite dalle guerre” e l’Iban è
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