"I proprietari di terreni agricoli, ora inseriti nelle aree edificabili nel nuovo PRG - spiega il capogruppo PD al Comune di Assisi, Simone Pettirossi - dovranno pagare un'IMU più alta per terreni su cui non sarà mai possibile costruire nulla. Quello che e' certo e' che non rivedranno più i loro soldi. La logica elettoralistica della maggioranza, che per ottenere consensi alla fine della scorsa consiliatura ha approvato tantissime osservazioni facendo lievitare le volumetrie potenziali del nuovo PRG, rischia di produrre gravi disagi e danni economici per i cittadini. Oltre allo scempio del nostro territorio, dal punto di vista paesaggistico legato alla cementificazione selvaggia di questi anni, che inizia ad essere visibile a Santa Maria degli Angeli, dove sta sorgendo una mega-struttura dietro alla Basilica che ne impedisce ormai la vista e che oscura il cono panoramico di Assisi, oggi si sommano i danni economici per i cittadini, che dovranno pagare di più per terreni edificabili solo sulla carta, alcuni dei quali potrebbero tornare ad essere agricoli, al momento dell'approvazione definitiva del PRG".

"Dai calcoli che avevamo fatto nei mesi scorsi - prosegue il capogruppo Pettirossi - insieme ad alcuni tecnici di fiducia del PD, emergeva con chiarezza che il nuovo PRG di Assisi, parte strutturale, comportava un potenziale aumento cementificatorio nel nostro territorio di almeno il 23%, superando nettamente il 10%, tetto massimo previsto dal PCTP. Se si considera, poi, che la valutazione dell'esistente, nel PRG di Assisi, e' stata stranamente fatta non sul realmente costruito, ma considerando anche volumetrie previste nel vecchio piano non ancora utilizzate, l'aumento rispetto all'esistente attuale potrebbe attestarsi addirittura intorno al 30%. In primo luogo, ribadiamo con forza che questo aumento di cementificazione potenziale e' culturalmente abominevole, soprattutto in un sito patrimonio dell'Unesco. Se si volesse difendere l'ambiente veramente, non solo a parole ma con i fatti, si potevano scegliere alt strade, ma ancora oggi si potrebbero trasformare le linee di indirizzo per i siti Unesco, allegate al PRG, ora solo indicative, in vincolanti per il PRG parte operativa".

"Al di la' della logica sbagliata - secondo il capogruppo - ribadita tante volte, di un aumento potenziale del tutto ingiustificato, visto che ci sono nel nostro territorio tanti terreni edificabili (piano vigente) che negli anni non sono stati edificati e tante case costruite e invendute, la beffa e' che coloro che hanno visto trasformato il proprio terreno da agricolo ad edificabile, in base al nuovo PRG, dovranno pagare di più, con il rischio che il loro terreno, alla fine, torni ad essere nuovamente agricolo. Non essendo previsti coefficienti dei valori dei terreni, in base al fatto che l'edificabilità sia effettiva o solo potenziale, in base alla posizione nel territorio comunale, in base alla presenza di un piano attuativo o meno, ad Assisi vige una sorta di "far west", tanto che molti cittadini si lamentano perché non e' chiaro quanto devono pagare e come effettuare il calcolo".

"Questo - conclude Pettirossi - perché gli Amministratori del Comune di Assisi, a differenza di altri comuni (Bastia, Perugia, ecc.), non hanno voluto normare, con regolamento, i valori minimi di riferimento per le diverse tipologie di terreni soggetti a IMU, lasciando ai tecnici dei singoli cittadini l'onere di fare le stime per valutare il valore medio di mercato dei terreni, con possibili errori, differenze e incongruenze anche tra proprietari confinanti. Un proprietario potrebbe valutare un terreno 30 euro al mq, un altro 35, un altro 40, un altro 100. Se fossero previsti i coefficienti minimi, da aggiornare periodicamente, peraltro, i proprietari potrebbero effettuare facilmente, da soli, i calcoli per il pagamento, mentre così dovranno richiedere per forza la consulenza di un geometra o di un ingegnere, con un ulteriore aggravio di costi. Non vorremmo che l'incertezza e l'indeterminatezza sia, come al solito, il modo per fare "figli e figliastri" e far pagare ad alcuni cittadini troppo e ad altri troppo poco".
 

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