"L’atto con cui il Ministro Corrado Passera ha escluso l’aeroporto San Francesco di Assisi dagli scali di interesse nazionale, si legge in un comunicato stampa del Segretario comunale del Pd di Assisi - risulta senza dubbio un grave errore di politica nazionale dei trasporti, così come un grave ed ulteriore danno all’accessibilità della nostra Regione ed al suo complessivo sistema di mobilità. Guardando, infatti, alla dislocazione dei 31 aeroporti classificati di interesse nazionale è possibile osservare come questa sia stata approntata sulla base di una superficiale valutazione dei volumi di traffico non tenendo in considerazione per l’aeroporto umbro l’evidente trend in crescita che, invece, ha influito sul destino di altri scali italiani. Ma quello che più si evidenzia è una totale assenza di prospettiva e di visione strategica se è vero che nell’Italia centrale l’Umbria risulta l’unica Regione senza uno scalo di rilevanza nazionale, rinunciando così ad un importante fetta di flussi turistici che per arrivare nel nostro Paese potrebbero optare per una “porta” che risulta particolarmente attrattiva per il turismo internazionale, oltre a favorire un alleggerimento degli scali romani."

 

"Allo stesso tempo - continua il comunicato - è necessario sottolineare come tale scelta del Governo nazionale contribuisce ad aggravare l’isolamento di una Regione già penalizzata dall’essere tagliata fuori da quell’Alta Velocità nel trasporto ferroviario che, soprattutto negli spostamenti domestici, risulta sempre più sostitutiva del trasporto aereo. Bene ha fatto, quindi la Presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini a denunciare con tempestività questo atto ostile nei confronti dell’Umbria, così come concordo nel pensare che con il prossimo Governo si avrà la possibilità di affrontare questo problema in maniera più seria ed efficace."

 

"Da questo punto di vista - conclude Masciolini - credo siano da salutare positivamente anche gli interventi sul tema delle forze politiche assisane, a dimostrazione del fatto che, quando la politica lascia da parte atteggiamenti demagogici e meri interessi di parte, è possibile rispondere con prontezza e determinazione alle esigenze e all’interesse generale della propria comunità."

 

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