L'Idv, il consigliere d'opposizione Marcucci e i Comitati in difesa del Subasio lo hanno ribattezzato “piano regalatore”. Sono centinaia le concessioni edilizie accolte con favore dal sindaco Claudio Ricci, capaci di “snaturare la costa del Subasio e alterare per sempre l'impareggiabile cornice naturale che circonda Assisi”. Una battaglia che l'Italia dei Valori ha preso di petto e intorno alla quale - a detta del segretario regionale Brutti - si gioca la permanenza dell'Idv nella maggioranza in Provincia. Questo istituto ha ricevuto una delega dalla Regione e deve dunque rifarsi ai principi generali di tutela paesaggistica, senza interpretare a modo proprio le richieste delle varie amministrazioni”.

Andando per ordine, la conferenza stampa indetta ieri dall'Idv e dai Comitati civici (nell'occasione erano presenti gli attivisti de “La Sentinella del Subasio”), ha cercato di contrastare l'ingente edificazione richiesta dal sindaco Ricci a monte di Capodacqua e nelle frazioni vicine come Sterpeto e San Gregorio, un aumento di cubature che Paolo Marcucci ha quantificato in due milioni di metri cubi in più.

“Uno snaturamento - ha accusato Franco Granocchia - del rivoluzionario e innovativo piano regolatore di Giovanni Astengo del 1958, il grande urbanista che seppe conservare il grande patrimonio assisano lasciandoci un'eredità che ancora oggi porta all'Umbria ingenti ricchezze”.

“La cosa inaccettabile - rincara Lanfranco Silvestri, una delle sentinelle del Subasio -, non sta solo nell'aumento di cubatura ma nelle concessioni individuali dei tanti proprietari di case e annessi agricoli che, se accontentati, punteggerebbero a macchia di leopardo tutta la costa del Subasio, sortendo lo stesso effetto che ha patito Gubbio e in parte Spello, contaminati nella loro bellezza dalle edificazioni sottostanti e circostanti”.

La stoccata al sindaco Ricci arriva da Paolo Brutti: “E' sotto gli occhi di tutti che la giunta municipale di Assisi deve saldare il conto stabilito in campagna elettorale. Aver licenziato il piano regolatore nell'ultimo consiglio comunale prima della chiamata alle urne rivela che sul territorio di Assisi si è giocata una partita di potere. Noi non ci stiamo e invitiamo tutta la popolazione interessata a unirsi a questa protesta. Un danno, quello del sindaco Ricci, non solo ad Assisi ma alla stessa candidatura del binomio Perugia-Assisi come capitale europea della cultura. Con tutte le candidature che già esistono, una polemica del genere può troncare sul nascere qualsiasi velleità”.

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