ASSISI - “Come sindaco della Città di Assisi sono onorata e felice oltre ogni misura di ospitare a marzo prossimo The Economy of Francesco. Papa Francesco si rivolge ai giovani economisti e imprenditori di tutto il mondo e li invita ad Assisi con l’obiettivo di elaborare e attuare un’economia diversa, un’economia più giusta e più attenta ai poveri e all’ambiente”.  E’ quanto afferma il sindaco Stefania Proietti alla notizia del ritorno di Papa Francesco ad Assisi.

“Con commozione ho letto le parole del Santo Padre – continua il primo cittadino - quando invita ad Assisi i giovani per “ria-animare” l’economia e afferma “quale città è più idonea per questo di Assisi, che da secoli è simbolo e messaggio di un umanesimo della fraternità? Se San Giovanni Paolo II la scelse come icona di una cultura di pace, a me appare anche luogo ispirante di una nuova economia.” Quest’anno ricorre il 40° anniversario della proclamazione di San Francesco patrono dei cultori dell’ecologia: la salvaguardia dell’ambiente sarà tema portante dell’evento poichè “non può essere disgiunta dalla giustizia verso i poveri e dalla soluzione dei problemi strutturali dell’economia mondiale”.
“Con sentimenti di gratitudine e gioia, metteremo a disposizione – aggiunge il sindaco - la Città di Assisi per questo evento di portata straordinaria, non solo perché vedrà la presenza del Santo Padre e di economisti di caratura internazionale, ma soprattutto perché innescherà nuovi percorsi  capaci di futuro, che mettano al centro del pensiero economico il rispetto dell’ambiente, l’accoglienza della vita, la cura della famiglia, l’equità sociale, la dignità dei lavoratori, i diritti delle generazioni future.
Insomma un modello economico nuovo e sano, ispirato al nostro Santo e quindi fondato sull’equità e sulla fraternità. La bussola che deve guidare il percorso non può non essere il bene comune” .
“Assisi può diventare – conclude il sindaco Proietti - una città-laboratorio, un apri-pista, faro per un nuovo umanesimo, per nuove soluzioni di cura del creato, per nuovi percorsi di pace, per nuovi schemi di sviluppo umano sostenibile e integrale”. 
Assisi, città di San Francesco che tanto l’ha amata “sarà sempre più vista come simbolo di un’economia diversa, spirituale, inclusiva dei poveri ed è destinata a diventare una capitale di un pensiero economico diverso” come ha affermato il professor Luigino Bruni, Direttore Scientifico del Comitato promotore di cui fanno parte, oltre al Comune di Assisi, la Diocesi, l’Istituto Serafico ed Economia di Comunione.  

 

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