Assisi e Greccio uniti dal Presepe
ASSISI E GRECCIO UNITE NEL NOME DI SAN FRANCESCO: Davanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli inedito presepe vivente messo in scena da associazioni delle due comunità. Replica il 3 gennaio nella Piazza Inferiore di San Francesco
Assisi e Greccio unite nel nome di San Francesco, che nel borgo reatino realizzò il primo presepe al mondo la notte di Natale del 1223, dopo aver ricevuto l’autorizzazione da Papa Onorio III. Un momento simbolo del francescanesimo, che ha segnato la storia della tradizione cristiana e che darà vita a un patto d’amicizia fra le due città, che sarà firmato il 23 dicembre prossimo ad Assisi, dai sindaci Stefania Proietti ed Emiliano Fabi, in vista dell’ottavo centenario dell’evento. La cerimonia si terrà alle ore 15, nel Palazzo del Capitano del Perdono, a pochi passi dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli davanti alla quale, subito dopo, verrà allestito un inedito e suggestivo presepe vivente, messo in scena da volontari delle due comunità, coordinati dalle Pro loco di Assisi, Greccio e Santa Maria degli Angeli. Un’iniziativa che verrà replicata il 3 gennaio prossimo, dalle ore 15.30, nella Piazza Inferiore della Basilica di San Francesco.
Nell’accordo verrà evidenziato come i Comuni di Assisi e di Greccio siano reciprocamente legati da vincoli cristiani, spirituali e culturali nel nome di San Francesco, che affondano le radici proprio nella notte di Natale del 1223, quando il Poverello diede vita alla rappresentazione della prima Natività della storia. Tale rapporto si è vivificato nel tempo, con la presenza e la testimonianza costante di comunità francescane, che hanno promosso nei propri territori e nel mondo il messaggio universale di pace, fratellanza, comprensione fra popoli e religioni e di rispetto del creato. Anche la storia e l’arte hanno contribuito a rafforzare il legame tra le due comunità, ne è testimonianza la rappresentazione del Presepe di Greccio, nella tredicesima scena – delle ventotto complessive – del ciclo di affreschi delle “Storie di San Francesco”, realizzate da Giotto e la sua scuola nella Basilica superiore di Assisi.
Nell’accordo che verrà siglato il 23 dicembre i due Comuni dichiareranno l’impegno nel proseguire e rilanciare i rapporti di unione, vicinanza, condivisione e fratellanza nel nome dei valori umani, culturali, religiosi, sociali promossi da San Francesco, in virtù dei quali saranno intrapresi progetti congiunti per lanciare un messaggio di pace e speranza.
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