“Come è andata la raccolta differenziata dei rifiuti nel 2011 ad Assisi? Un disastro, come sempre negli anni precedenti, quelli della gestione Ricci sindaco”: è questo il drastico giudizio espresso in una nota congiunta dai coordinatori di Sel Assisi, Maurizio Tomassini e Alessandro Comi.

“I numeri, resi noti in questi giorni – spiegano -, parlano da soli: la città è appena al 23,87%, ultima tra i comuni dell'Ati 2 che hanno realizzato invece una media del 38,02%, penultima tra i 19 comuni umbri con più di 10.000 abitanti (fa peggio solo Orvieto con il 21,51%), circondata dalle altre realtà del comprensorio e confinanti che crescono in maniera virtuosa e si attestano su ben altre percentuali (Bastia Umbra 45,68%, Torgiano addirittura 67,50%, Gualdo Tadino 33,50%, Bettona e Cannara oltre il 50%)”.

Il modestissimo risultato di Assisi nel 2011 rispetto all'anno precendente (+2%) è tra l’altro dovuto per i due esponenti di Sel, solo al calo diffuso in tutta la regione dei rifiuti urbani,-6,39%, e ad una produzione pro capite anche essa in diminuzione del 7% dovuta alla contrazione dei consumi a causa della crisi economica.

Che cosa ha fatto in tutti questi anni l'amministrazione guidata da Claudio Ricci sulla questione smaltimento rifiuti? Solo interventi bizzarri, sostengono Tomassini e Comi, come la realizzazione di prototipi denominati "cassonetti d'autore" (2008) e surreali proposte elettorali per costruire ad Assisi micro termovalorizzatori (2010). Risultato: la raccolta differenziata è crollata dal 40% di alcuni anni fa al 24% scarso attuale .

Sinistra Ecologia Libertà ad Assisi – spiegano i due coordinatori - ha già avanzato più volte proposte non velleitarie per intervenire concretamente nella filiera dello smaltimento dei rifiuti: riduzione, raccolta differenziata, riuso. Una strategia rifiuti zero entro il 2020 senza discariche,senza inceneritori. “Continueremo a riproporle
come un mantra – aggiungono - nella convinzione che i cittadini e le cittadine del comune sui temi della sostenibilità ambientale sono molto più attenti e sensibili di chi attualmente li amministra”.

I due ricordano infine che la Regione dell'Umbria ha stanziato per il triennio 2011-2013 1 milione e 800mila euro annui perlopiù per incrementare la raccolta porta a porta e ha varato un regolamento che prevede incentivi per i comuni virtuosi e forti penalizzazioni per gli altri. Chi non riuscirà a raggiungere la quota indicata di raccolta differenziata dovrà pagare di più per il conferimento in discarica: “una multa da 2 a 5 euro a tonnellata che alla fine peserà sui contribuenti dei comuni inadempienti tipo Assisi”.

 

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