Si è letto che il Sindaco Ricci e gli Assessori Lunghi e Cannelli avrebbero avuto un incontro “proficuo” con l’ATO, ente preposto agli acquedotti. Essi si sono accreditati come se il risultato dell’incontro fosse un’accelerazione dei lavori a Tordandrea (Via Simone, Via Pennacchi e Via Fermi) e Rivotorto (Via S. Savino e Via Tugurio). Poi il comunicato stampa prosegue: “il Comune di Assisi ha anche predisposto per il 2011 finanziamenti per 150.000 di euro per tratti di acquedotti di Rivotorto e Capodacqua”. È opportuno dire le cose come stanno, dando a Cesare quello che è di Cesare, al solo fine di fare chiarezza per non dare notizie distorte agli elettori.

Per i lavori del prolungamento degli acquedotti che fanno capo all’ATO, già questo Ente aveva provveduto ad inserire le opere nel programma triennale 2010-2012, in buona parte già realizzate. I lavori in Tordandrea, per un impegno di spese a carico ATO di 35.000 euro, sono previsti per il 2012 a prescindere dagli incontri, mentre non è vero che il Comune ha previsto “finanziamenti per 150.000 euro” per Rivotorto e Capodacqua. In verità l’Amministrazione Comunale ha previsto per il 2011 l’assunzione di un mutuo di 100.000 euro per gli interventi di Rivotorto e Capodacqua e, forse per pigrizia, non ha predisposto i relativi progetti ed ha perso la possibilità di attingere al mutuo, perché l’anno è terminato. Quello che è vero è che la Regione, per il 2011, ha messo a disposizione 80.000 euro e il Comune ha cofinanziato con 30.000 euro, denari ancora da utilizzare, quindi un totale di 110.000 euro e non 150.000 euro e, per la gran parte, finanziamenti della Regione e non dell’Amministrazione Comunale, come si vorrebbe far credere.

Emidio Fioroni

Consigliere comunale Polo per Assisi
 

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