PERUGIA - L’Assessore regionale Stefano Vinti aderisce alla Manifestazione indetta dal Comitato per la libertà di informazione per protestare contro la cosiddetta “Legge-bavaglio”, che si svolgerà domani alle ore 15 al Pantheon di Roma.
“E’ necessario, di fronte al rischio di ritrovarci presto con una rete ammutolita, utilizzare tutti gli strumenti possibili per disattivare questa norma ingiusta. Una norma, afferma Vinti, che imporrà a tutti i produttori di notizie, compresi i non professionali, di rettificare in 48 ore dalla richiesta, ogni contenuto pubblicato, dietro semplice richiesta del soggetto che si ritiene leso, fondatamente o meno. Pena una sanzione pecuniaria di 12 mila euro. Si tratta del comma 29 dell’Art. 1 del disegno di Legge 1611, che è in netta contrapposizione con l’art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, secondo cui “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione”.
“E’ necessario manifestare, quindi, tutta la nostra contrarietà, sottolinea Vinti, perché informare è un dovere ed essere informati un diritto. Difendere la libertà di espressione, così come una società civile e democratica è chiamata a fare, è nostro compito. Chiediamo pertanto che si apra di nuovo la possibilità di dibattito sul comma 29 dell’art. 1, affinché tutte le voci, anche quelle fuori dal coro, possano continuare ad esprimersi e a rendere viva la democrazia. A questo aggiungiamo, fatto non meno grave, che con l’approvazione della norma si rischia di deprimere lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche più avanzate. L’Italia, manterrebbe cioè il posto di fanalino di coda rispetto al resto d’Europa, dove lo sviluppo tecnologico rappresenta una enorme possibilità di sviluppo e di crescita”.
“Il diritto alla libertà di stampa e di informazione, lo sviluppo tecnologico come fonte nuova di occupazione e produzione di Pil, scontate in altri paesi, conclude Vinti, rimangono in Italia battaglie di civiltà tutte da fare”.
 

Condividi