Sarà una primavera sindacalmente molto “calda” quella che è appena iniziata. Alle porte, infatti, c'è un nuovo sciopero generale per dire basta alle morti sul lavoro e chiedere maggiore sicurezza, mentre il 20 aprile Roma ospiterà una grande manifestazione per il diritto alla salute e in difesa del Ssn. A maggio, poi, a Napoli si sono date appuntamento le associazioni della Via Maestra, in difesa della Costituzione e per dire no all’autonomia differenziata. Senza dimenticare il percorso referendario intrapreso dalla Cgil su licenziamenti individuali, precarietà del lavoro e appalti. Insomma, un intenso programma di mobilitazione intorno al quale oggi si sono confrontati oltre 200 delegate e delegati della Cgil di Terni, in occasione dell’assemblea generale del sindacato che si è tenuta presso la sala congressi di Arpa e alla quale ha partecipato Maria Grazia Gabrielli, segretaria della Cgil nazionale. 
“Siamo in una fase in cui ci sono problemi strutturali non risolti e situazioni di estrema gravità, a partire dal tema della sicurezza sul lavoro - ha detto la segretaria nazionale - è necessario intervenire, ma il Governo continua a non dare risposte su questo come sul grande nodo della precarietà del lavoro. Siamo di fronte a dati nazionali che dicono che l’occupazione cresce, ma il tema della dignità e della qualità del lavoro continua a non essere messo al centro dell’agenda politica. Per questo abbiamo milioni di lavoratrici e lavoratori ancora con contratti a termine e lavori precari, abbiamo 3 milioni di lavoratori irregolari, in molti casi in nero. Infine - ha detto Gabrielli - abbiamo un altro grande problema, che è quello del salario. È necessario che le associazioni datoriali si assumano la responsabilità di rinnovare i contratti, ma anche il Governo deve fare la sua parte con una riforma vera del fisco, affinché a pagare non siano sempre e solo i soli noti, ovvero lavoratori e pensionati”.  
“Per quanto riguarda il nostro territorio - ha detto Claudio Cipolla, segretario generale della Cgil di Terni - tre sono le priorità sulle quali abbiamo costruito la nostra piattaforma di rivendicazione e proposta: lo sviluppo territoriale, in chiave sostenibile, il rafforzamento della nostra industria nella transizione ecologica e digitale e la difesa del sistema socio-sanitario pubblico, che è sotto attacco. È su questi grandi temi che si gioca il futuro stesso di un territorio, che si sta impoverendo e spopolando e che necessità di una diversa idea di sviluppo, nell’interesse non solo del mondo del lavoro, ma dell’intera cittadinanza”. 
 

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