di Nicola Bossi e Antonio Torrelli - PERUGIA - Si tornerà a mettere mano allo statuto regionale che dovrebbe essere l'anima, la storia e i buoni propositi della nostra Umbria. Ormai c'è un asse molto forte che vuole rimediare al mancato richiamo alle radici religiose-storiche di alcuni nostri illustri fratelli (San Benedetto da Norcia e San Francesco da Assisi) già protettori dell'Europa e del Paese. L'asse è formato da influenti "cattolici" ternani: monsignor Paglia, vescovo di Terni e potente anche in vaticano e il nuovo presidente del consiglio regionale, Eros Brega, ternano anche lui e custode dello statuto. In mezzo l'area Pd fedele a Bocci e Guasticchi che danno un ulteriore peso politico all'asse mettendo in campo i consiglieri Smacchi e Barberini. Un richiamo alle radici dei santi umbri forse studiato a tavolino: prima l'intervista di Monsignor Paglia e poi il benestare del presidente del consiglio. Tutto questo nello scenario suggestivo di una visita ad Assisi di Papa Benedetto XVI prevista per ottobre. L'asse vorrebbe coronare la modifica entro questi 9 mesi di attesa del Santo Padre. Il presidente del Consiglio Brega assicurando che chiederà al presidente della Commissione consiliare Statuto che tale proposta “sia presa nella giusta considerazione”, ha auspica che la prossima visita di Papa Benedetto XVI ad Assisi possa diventare “l’occasione per dare una maggiore caratterizzazione alla nostra regione richiamando nello Statuto due testimoni di civiltà e di pace”. L'asse formato dalla Conferenza episcopale dell'Umbria - i vescovi - il presidente Brega e l'area democratica di Bocci e Guasticchi sa che porterà a casa anche i voti del centrodestra e dell'Udc e forse dell'Idv (Dottorini vicino agli ambienti "cattolici rossi" di Città di Castello). Ecco che la modifica è servita sul piatto....il tutto condito entro la visita di ottobre di Benedetto XVI.

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