PERUGIA - La sentenza numero 72 del 2 settembre 2011 emessa dal tribunale di Orvieto ha sancito il diritto dei lavoratori turnisti in sanità al pagamento della vestizione, che è stata considerata come effettivo tempo di lavoro e, pertanto, da retribuire. Il tempo necessario alla vestizione è stato calcolato da una commissione tecnica in 15 minuti.

La sentenza ha riguardato cinque lavoratori dell’ospedale di Orvieto, che hanno presentato vertenza contro l’Asl 4. Se tale sentenza – che “rischia” di fare giurisprudenza – venisse applicata a tutto il personale turnista sanitario dell’Umbria, si arriverebbe a un risarcimento milionario dovuto dalle Asl e dalle Aziende ospedaliere nei confronti dei lavoratori. I lavoratori turnisti sanitari in Umbria sono 7.000. Il risarcimento dovuto per ognuno di questi arriva a 800 euro l’anno. Per i cinque anni antecedenti la sentenza (per i quali, causa prescrizione quinquennale, è possibile richiedere il risarcimento) si arriva a 4.000 euro pro capite. In totale, il risarcimento complessivo ammonta a 28 milioni di euro.

Ai 15 minuti necessari per la vestizione corrispondono, per ogni lavoratore, ben undici giorni di lavoro in più ogni anno. Complessivamente, i 7.000 turnisti umbri hanno lavorato 77.000 giorni in più. La vertenza dei cinque lavoratori turnisti dell’ospedale di Orvieto è stata subito promossa e sostenuta dalla Uil-Fpl di Terni e patrocinata dall’avvocato Maurizio Dammando. La sentenza del Giudice del lavoro ha riscontrato, in sintesi, che la vestizione per i turnisti ospedalieri deve essere antecedente all’inizio del turno e funzionale alla sua corretta esecuzione. Pertanto, il tempo necessario per indossare la divisa, a inizio turno, va considerato come effettivo tempo di lavoro e, quindi, da retribuire. I dettagli della vicenda sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso la sede di Terni della Uil, alla quale hanno preso parte il segretario regionale Uil-Fpl Marco Cotone, il segretario di Terni Gino Venturi e l’avvocato Maurizio Dammando. “L’Asl – è stato sottolineato – è stata condannata a risarcire i lavoratori per i 15 minuti di lavoro aggiuntivo giornaliero rispetto a quello del turno, ed è stata anche condannata alla rifusione delle spese processuali nei confronti dei ricorrenti.

Tale sentenza apre uno scenario importante per tutti i turnisti, medici, personale tecnico, operatori socio-sanitari, personale ausiliario, infermieri, ecc. Per il futuro la Uil-Fpl intende avviare in tutte le aziende vertenze per arrivare, in via negoziale, a regolamentare la materia. Per il passato, i lavoratori che intendo richiedere il risarcimento possono rivolgersi alle strutture della Uil-Fpl. Essendo prevista una prescrizione quinquennale, è importante che i lavoratori si muovano al più presto, facendo ricorso al giudice e bloccando la prescrizione. Si tratta, in definitiva, di far rispettare un loro diritto”.

Condividi