"La preoccupazione espressa dalla Presidente Marini riguardo quanto è contenuto nel DL Fare sul tema del diritto allo studio è legittima e comprensibile". Così la deputata umbra Anna Ascani commenta le dichiarazioni della Presidente della Regione Umbria.

 

"Tuttavia" continua la Ascani "è dovere di tutte le istituzioni, ad ogni livello, tenere presente che l’Italia sconta su questo campo un ritardo imbarazzante rispetto al resto d'Europa: siamo al terzo posto per livello di contribuzione studentesca e, d'altro canto, abbiamo uno dei più bassi livelli di assistenza finanziaria agli studenti. Nel nostro paese, infatti, ottiene una borsa di studio solo il 7% degli studenti, contro il 25,6% della Francia, il 30% della Germania e il 18% della Spagna. Senza contare poi che in 5 anni il nostro dato è enormemente calato (-11,2%), così come sono calate drasticamente le immatricolazioni (-10%). E' quindi evidente l'urgenza di varare misure che mettano al primo posto le esigenze degli studenti e tentino di invertire la rotta, avvicinandoci il più possibile al raggiungimento degli obbiettivi fissati per il 2020".

 

"La Camera", spiega ancora la Ascani,  "ha dunque inteso dare un segnale molto forte, per fermare la fuga degli studenti dalle università ed evitare che le loro scelte siano legate solo all'efficienza dei sistemi regionali di diritto allo studio che in molte regioni d'Italia è, stando ai dati, purtroppo bassissima. Per questo, considerando che il diritto allo studio è una vera e propria emergenza, abbiamo proposto l’istituzione di un programma nazionale che affianchi e potenzi quelli regionali. A questo punto è necessario prevedere, anche prendendo atto delle giuste osservazioni che ci giungono dalle Regioni, che esse siano meglio coinvolte e che, in tutti i casi, si agisca di concerto per riportare risorse al sistema universitario e di difendere diritti finora negati a decine di migliaia di studenti".

 

"Se gli studenti destinatari di una borsa di studio passeranno, ad esempio, da poco più di 100mila a 150mila (benché questo dato resti del tutto insoddisfacente)", conclude la deputata umbra, "avremo comunque compiuto un grande passo in avanti, del quale, sono certa, anche la presidente Marini sarà ben lieta".

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