PERUGIA  - Sono 3.294 le domande presentate dalle imprese artigiane dell'Umbria per mettere in protezione i 13.755 lavoratori dipendenti del comparto. Ad oggi sono già stati stanziati oltre 600 mila euro a favore di oltre 350 aziende. Si tratta di lavoratori spesso a riposo forzato, come nel caso di parrucchieri ed estetisti le attività dei quali sono chiuse per decreto, o di attività artigianali che registrano la riduzione di commesse o di lavori da svolgere.

A fornire i dati Giuseppe Siniscalchi, della Uil Artigianato Umbria, che in queste settimane ha gestito, per conto del sindacato, gli accordi con le controparti, i contatti con i consulenti del lavoro e la lavorazione delle domande.
"È stato un grande lavoro che, a livello nazionale, ha impegnato la macchina del Fondo di solidarietà bilaterale dell'artigianato, cui compete il pagamento degli ammortizzatori sociali ai lavoratori dipendenti del comparto artigiano" rileva Siniscalchi.
   

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