Articolo Uno Umbria: sui diritti delle donne nessun passo indietro

“L'aborto farmacologico è sicuro - recitano le nuove linee guida - Va fatto in day hospital, nelle strutture pubbliche e private convenzionate, e le donne possono tornare a casa mezz'ora dopo aver assunto il medicinale.”
È l’ultima importantissima novità contenuta nelle nuove linee di indirizzo emanate dal Ministero in seguito al parere positivo del Consiglio Superiore di Sanità, che mette un punto fermo sui diritti delle donne e sulla linea del Governo. 
Infatti, il Ministro della Salute e Segretario di Articolo 1, Roberto Speranza, dopo dieci anni e subito dopo la mobilitazione delle associazioni, della politica, delle donne e degli uomini in Umbria, a cui va il nostro primo ringraziamento,  chiedendo il parere del Consiglio Superiore di Sanità, ha bloccato in modo incontrovertibile la iniqua e retrograda delibera della Giunta Tesei in materia di aborto farmacologico. L'italia si avvicina così ai Paesi Europei più avanzati invece di tornare indietro sui diritti di autodeterminazione delle donne come, al contrario, vorrebbero la Lega e i suoi rappresentanti istituzionali. Articolo 1 plaude a questo risultato importante avendo lavorato attraverso i canali preposti, continuerà a difendere i diritti acquisiti e a lavorare per ottenere la parità di genere, la difesa delle donne e dei valori fondanti della sinistra riformista e progressista. Chiediamo, pertanto, l'immediato ritiro della  delibera della Giunta Tesei e il conseguente adeguamento alle linee guida nazionali, auspicando che per ciò che concerne le politiche di genere, si realizzi un radicale cambiamento nelle decisioni e l'avvio di un confronto con le parti sociali, associazioni e rappresentanti umbre che da anni lavorano e si impegnano sul territorio.
 

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