di Martina Aureli

"Una riforma di rilievo storico per l'Italia": così il premier Mario Monti inizia la conferenza stampa congiunta con la Fornero, chiarendo che il disegno di legge è stato trasmesso al presidente Napolitano e già oggi arriverà in Parlamento.
"Una riforma - sottolinea poi - che aiuterà la crescita e ridurrà il tasso di disoccupazione". Ancora: "Limiterà la precarizzazione per i giovani e i più deboli".
Il ministro Fornero, dal canto suo, ha parlato di una riforma che dà molti più vantaggi che svantaggi, soprattutto a livello macro, con quello che ha definito "un guadagno netto per la collettività". Ovvero, "un mercato del lavoro capace di dare più occupazione".
Fornero ha parlato poi dell'esigenza di arrivare ad una maggiore produttività del sistema nel suo complesso: "Abbiamo cercato di tenere conto degli interessi di tutto il Paese, e non singole categorie". E di fare una riforma che sia per il medio e lungo periodo: "Non è una riforma per il 2012 o il 2013. E' una riforma che guarda al futuro".

Sì al reintegro per i licenziamenti economici
La novità principale riguarda l'articolo 18. Come anticipato ieri a tarda notte dopo il vertice con i partiti di maggioranza, c'è il ritorno del reintegro anche nel caso di licenziamenti economici.
Il lavoratore potrà rivolgersi al giudice qualora ritenga che la motivazione stessa sia infondata. Il testo parla di "insussistenza" delle motivazioni: in questo caso il giudice potrà optare sia per il reintegro sia per l'indennizzo da 12 a 24 mensilità (nella prima versione si parlava del solo indennizzo per un importo pari a 15-27 mensilità).
"L'articolo 18 è stata una grande conquista, ma il mondo nel frattempo è cambiato": ha osservato la Fornero. "L'attuale rigidità in uscita contribuisce ad un deficit di investimenti esteri e ad una fuga di aziende italiane verso l'estero, una tendenza purtroppo già in atto".

Bersani: "Passo avanti importantissimo"
"C'è stato un passo avanti importantissimo: c'è il reintegro e l'onere della prova non sarà a carico del lavoratore": così Bersani esulta - intervistato dal Tg3 - dopo che Monti e la Fornero hanno confermato il reintegro anche per i licenziamenti economici. "Credo che questo possa rispondere all'ansia che si stava diffondendo in milioni di lavoratori".

Cauta la Camusso: "Finchè non vedo il testo no comment"
Più cauta la Camusso. "Finchè non c'è un testo noi non commentiamo - dice la leader della Cgil - siamo persone serie e non andiamo per sensazioni, permetteteci che ci riserviamo di dire cosa ne pensiamo quando avremo un testo, perchè non vorremmo ritrovarci sorprese che abbiamo trovato in altre occasioni".

Contratti: non ci si può inchiodare al posto di lavoro
Sui contratti, il ministro del lavoro ha poi chiarito che il governo punta a rafforzare il contratto a tempo indeterminato come modalità standard di lavoro. Ma senza ''blindarlo'' perchè non si può ''inchiodare il lavoratore'' al suo posto di lavoro.
La Fornero ha quindi chiarito che il contratto standard potrà partire con un contratto di apprendistato nel quale però si dovrà fare vera formazione, certificata e spendibile nel mercato del lavoro.

"Abbiamo scelto il dialogo"
Il ministro del lavoro ha iniziato la conferenza stampa mettendo l'accento sul diverso "modus operandi" di oggi rispetto alla riforma delle pensioni.
"Allora - dice - eravamo in piena emergenza economica e finanziaria e la riforma delle pensioni andava fatta in tempi strettissimi, che non rendeva possibile il confronto. Oggi, sulla riforma del lavoro, abbiamo scelto una via diversa: il dialogo e l'ascolto. Abbiamo ascoltato - ricorda - le parti sociali per 2 mesi e mezzo".

Fonte: ilsalvagente.it
 

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