SPELLO - Settantasei opere, distribuite in otto sale allestite utilizzando un criterio cronologico, tipologico e didattico: e' tornata nella sua sede storica del Palazzo dei canonici la pinacoteca civica di Spello, arricchita da 14 nuove opere frutto di acquisizioni recenti o non esposte prima perche' interessate da restauro.

Tra le nuove opere esposte - riferisce una nota del Comune - da segnalare la Pieta' in pietra policroma che proviene dalla chiesa della Madonna di Vico, due preziose croci astili provenienti dalla chiesa di San Lorenzo e Santa Maria Maggiore, l'affresco della Crocifissione che e' l'unica opera supersite della chiesa della Santissima Trinita' e la Cantoria composta da 12 pannelli dipinti su tavola eseguita da Zaccaria di Filippo Marzala fratello del Parmigianino.

Oltre al nuovo riallestimento, curato dallo storico dell'arte Giulio Proietti Bocchini, gli interventi hanno riguardato la messa in sicurezza di alcune opere, l'abbattimento delle barriere architettoniche e un nuovo sistema di videosorveglianza per una maggiore conservazione e tutela del patrimonio conservato nella pinacoteca.

''E' la piu' bella e concreta testimonianza dell'esigenza dell'uomo di mettersi in dialogo con le divinita'', ha commentato il presidente dell'Associazione pinacoteca civica, Don Diego Casini. ''Con questa riapertura - ha aggiunto - inizia una nuova stagione che ci auguriamo sappia dare frutti per l'intera comunita'''.

''E' un momento significativo - ha affermato il sindaco, Sandro Vitali - perche' ancora una volta siamo riusciti a raggiungere un importante obiettivo: valorizzare e salvaguardare il nostro immenso patrimonio. Ma abbiamo anche un altro obiettivo, quello cioe' di riaprire ulteriori spazi per ospitare le opere che non sono esposte e di realizzare un ascensore che possa collegare la pinacoteca civica con la Cappella Bella nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Faremo inoltre una riunione con il sindaci del territorio per creare una rete comune museale che ci consenta di valorizzare il patrimonio dell'intero territorio''.

Presente all'apertura della Pinacoteca civica anche il vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi: ''Le opere esposte - ha osservato - rappresentano i simboli della Sacra scrittura, la via della bellezza che ci porta a raccogliere Dio nella storia dell'umanita'. L'arte e' infatti per sua natura una sorta di appello al mistero e l'apertura della Pinacoteca ci porta proprio a toccare la spiritualita' ma anche ad ampliare la conoscenza umana''.

L'assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, ha aggiunto che ''il patrimonio culturale e' fondamentale perche' consolida il senso di appartenenza. Per questo e' nostro obiettivo proseguire su questa strada, non solo attraverso la promozione dei siti archeologici, museali e dei centri storici della nostra citta', ma anche creando una rete che non sia solo regionale ma interregionale in modo da rendere la nostra regione sempre piu' dinamica''

Per la soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell'Umbria Vittoria Garibaldi, il ritorno della pinacoteca nel Palazzo dei canonici rappresenta ''la testimonianza della citta' e della Fede, un rapporto che non va mai dimenticato''.
 

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