di Fabio Sebastiani

“Il governo a nostra domanda ha risposto che lavora per fare l’accordo. Diamo per buone le affermazioni che vengono fatte. Noi partiamo da qui. Sarà un problema loro spiegare se invece cambiano idea”. E’ sul filo della diplomazia e della formalità la dichiarazione che in conferenza stampa la segretaria della Cgil fa ai giornalisti appena dopo essere uscita insieme a Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti dal tavolo sulla flessibilità e la riforma del mercato del lavoro. Il clima non è dei migliori. La rottura è nell’aria. Ieri sera il presidente del Consiglio ha detto esplicitamente che il “posto fisso è monotono”. E durante il confronto a palazzo Chigi il ministro Elsa Fornero si è lasciata scappare che ”consenso o no” la riforma si fa lo stesso. Sembra essere ripiombati ai tempi della manovra di dicembre. Se c’è qualche segnale positivo è solo riferito alla cassaintegrazione, che il governo non vuole quasi toccare, anche se c’è da risolvere il problema della corpertura economica.

“Siamo per chiudere questa trattativa domani mattina. Siamo preparati e allenati e anche in tanti. Non abbiamo problemi. Siamo in grado di prendere decisioni e di assumerci responsabilità”, aggiunge Camusso. Il sindacato è “disponibilissimo ad accelerare la trattativa”, afferma il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. Parole che Camusso sottoscrive senza problemi.
Sul tavolo, da oggi, c’è la proposta della presidente della Confindustria Emma Marcegaglia che vuole lasciare l’articolo 18 solo per la tutela contro le discrilminazioni.

Sulla bufara scatenata dalle parole di Monti, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani cerca di cavarsela come può. “Non facciamo venire meno la fiducia a Monti per una battuta”. Davvero per lui è soltanto una battuta. Strano che il segretario del Pd la giudichi così nel pieno del confronto sulla riforma del mercato del lavoro. “Il posto fisso è monotono per chi ce l’ha, per chi non ce l’ha è una cosa desiderabile. Partiamo da questo”, si è affrettato ad aggiungere Bersani.
A protestare sono anche i giovani di “NON+ disposti a tutto” della CGIL. Lo fanno con un dibattito dal titolo “Liberi dalla precarietà” in programma venerdì 3 febbraio alle ore 17.30 presso il Caffè Letterario in via Ostiense, 95 a Roma. dove parteciperà anche Susanna Camusso.

Fonte: controlacrisi.org

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