Arpa: pochi i cambiamenti nel ciclo dei rifiuti in Umbria: differenziata al 33%
PERUGIA - Ci sono ''pochi cambiamenti nel ciclo dei rifiuti dell'Umbria del 2010 rispetto all'anno precedente'': lo rende noto il presidente dell'osservatorio regionale sui rifiuti e direttore tecnico di Arpa Umbria Giancarlo Marchetti, ricordando che proprio l'agenzia per l'ambiente e' titolare del catasto regionale dei rifiuti il cui ruolo principale e' quello di assicurare un quadro conoscitivo completo e aggiornato della produzione e della gestione dei rifiuti provenienti sia dal circuito urbano, sia da quello speciale.
A scala regionale - rende noto Arpa in un comunicato - si registra una crescita di quasi 10.000 tonnellate della produzione di rifiuti urbani, che passa dalle 539.251 tonnellate del 2009 a 549.000 tonnellate nel 2010; un incremento che, espresso come produzione pro capite, e' di 6 chilogrammi per abitante.
La percentuale di raccolta differenziata mostra anch'essa un incremento pari all'1.5%, analogo a quello registrato l'anno precedente, e sfiora il 33%: valore - sottolinea l'Arpa - ancora molto lontano dagli obiettivi delle normative, che indicano nel 50% la soglia che doveva essere raggiunta nel 2010.
Anche i dati suddivisi per ambito territoriale mostrano una significativa distanza dagli obiettivi stabiliti dalla norma:
-ATI 1 si conferma come l'ambito con la percentuale di raccolta differenziata maggiore (37,5%), in modesto aumento (+1.9%) rispetto al 2009, e con la produzione media pro capite inferiore, anche se in aumento, rispetto all'anno precedente;
-ATI 2 e' l'ambito che mostra il maggiore incremento della percentuale di raccolta differenziata (+2.4%), portandosi a 35,7% e mantenendo praticamente invariata la produzione di rifiuti pro capite;
-ATI 3 presenta un incremento molto simile (+2.3%) della percentuale di raccolta differenziata, ma rimane su valori molto bassi: 28,5%. L'incremento e' accompagnato da un deciso aumento della produzione pro capite (+9 kg/ab), a conferma della tendenza evidenziata negli anni precedenti;
-ATI 4, anch'esso al 28,5% di raccolta differenziata, e' ancora, nel 2010, l'ambito che ''si muove'' di meno: le variazioni degli indicatori sono infatti molto deboli e di segno opposto rispetto a quelle auspicate: lieve flessione della percentuale di raccolta differenziata e lieve incremento della produzione pro capite.
Su scala comunale, i dati evidenziano che i comuni che nel 2010 presentano forti incrementi della raccolta differenziata (superiori a 10 punti percentuali) sono prevalentemente comuni di ATI 2. Allo stesso ambito appartengono quasi tutti i comuni che nel 2010 hanno raggiunto l'obiettivo del 50% di percentuale di raccolta differenziata previsto dalla normativa: Bettona, Deruta, Marsciano, Paciano, Panicale, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno.
Nell'ambito ATI 1 hanno raggiunto la soglia del 50% i comuni di Gubbio e Sigillo, in ATI 3 il comune di Giano dell'Umbria, che rispetto al 2009 mostra un incremento di ben 38 punti percentuali, e in ATI 4 il comune di Attigliano.
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