Prosegue in Terza Commissione l'iter della proposta di legge presentata dal consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni (Pd) sulla “Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio regionale”.

 

Nella seduta odierna, l'assessore Fabrizio Bracco ha rimarcato il favore con il quale è stata accolta la proposta di legge, che viene ad inserirsi in un processo avviato già da tempo, attraverso lavori di schedatura e catalogazione dei beni culturali, pur mancando ancora una sistematizzazione legislativa sull'argomento. Al testo di legge, che la Commissione presieduta da Massimo Buconi sta esaminando, la Giunta aggiunge alcuni piccoli emendamenti: la materia va ricondotta, a livello di definizioni, all'interno dei beni culturali; la Regione non istituisce strutture museali ma sostiene il lavoro che fanno in questo campo soggetti pubblici e privati, dai musei comunali a quelli diocesani o aziendali; nella Commissione appositamente prevista dalla legge devono esserci 2 rappresentanti dell'amministrazione regionale, dirigenti di comprovata professionalità e competenza, e 3 del Cal, piuttosto che di Anci e Province; non vi sarà un nuovo ufficio per coordinare le attività di valorizzazione dell'archeologia industriale, questo nell'ottica della riduzione degli uffici, ma la Giunta espliciterà le competenze.

 

Il proponente Gianfranco Chiacchieroni ha detto di condividere le osservazioni della Giunta ed ha sottolineato l'importanza del fatto che l'Umbria è la prima regione a dotarsi di una legge su questo argomento, che già la Regione Marche ha chiesto di poter approfondire congiuntamente con quanto si sta facendo in Umbria.

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